WWW Wednesdays, #14

Per partecipare è sufficiente rispondere a queste 3 semplici domande:
- Cosa stai leggendo?
- Cos'hai appena finito di leggere?
- Quale sarà la tua prossima lettura?

Cosa stai leggendo?
Al momento nulla (a parte ascoltare l'audiobook di "Harry Potter e la Pietra Filosofale"): dopo che ieri sera mi sono sparata 200 pagine in tre ore ho bisogno di una pausa. E poi sto ancora riflettendo sul libro che ho appena finito di leggere...

Cos'hai appena finito di leggere?
L'amore bugiardo di Gillian Flynn
Libro fighissimo. Non me l'aspettavo davvero ma non voglio anticipare nulla, ci penserà la recensione che sarà luuuuunga da morire.

Quale sarà la tua prossima lettura?
Il cardellino di Donna Tartt
Dopo due letture tutto sommato leggere e scorrevoli ho voglia di qualcosa di più impegnativo; avrei voluto leggere "L'isola di Arturo" di Elsa Morante ma l'ho cercato tutto il pomeriggio e credo o di averlo perso, oppure di essermi sognata di averlo comprato (ero sicura di averlo preso al mercatino dell'usato ma... non c'è!!). Quindi a meno che il libro non salti fuori all'improvviso inizierò "Il cardellino" (e dovrò rimettere mano al Project Ten Books, visto che la Morante ne faceva parte... che nervi!!!).

Aspetto i vostri commenti!

Recommendation Monday, #6


Recommendation Monday è rubrica gestita dal blog Una fragola al giorno: ogni lunedì verrà consigliato un libro sulla base di un tema diverso ogni settimana.

Consiglia un libro da cui è tratta la tua citazione preferita

Sono fregata. La mia citazione preferita (banalità delle banalità) è tratta da un libro che vi ho già consigliato (Il piccolo principe), quindi adesso mi devo arrovellare il cervello... mumble mumble...trovato! La mia citazione preferita è "Non serve a nulla rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere". L'avete indovinata? E' facile, si tratta di:

HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE
di J.K. Rowling

Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilemte tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Un mondo dove regna la magia; un universo popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles e ritratti che scappano...

Libri delle mie brame, #1

In questa afosa sera di metà maggio mi è venuta voglia di aprire una nuova rubrica, in modo che vada ad aggiungersi alla lista di rubriche che non aggiorno mai *ehm* anche se davvero nuova non è: primo perché la fanno tutti ù_ù, secondo perché in passato già avevo provato a postarla ma ovviamente la costanza non è il mio forte e dopo un po' ho lasciato perdere.

Naturalmente non si tratta di tutte le nuove entrate nella mia wishlist, per elencarle tutte dovrei creare un blog a parte, ma delle "new entry" più interessanti. Pronti?? Partiamo!

Dialoghi con Leucò
di Cesare Pavese
Einaudi, 226 pag

Ventisei dialoghi brevi ma carichi di tensione, suadenti eppur sconfinanti nel tragico in cui gli dèi e gli eroi della Grecia classica (da Edipo e Tiresia a Calipso e Odisseo, da Eros e Tànatos a Achille e Patroclo) sono invitati a discutere il rapporto tra uomo e natura, il carattere ineluttabile del destino, la necessità del dolore e l'irrevocabile condanna della morte. Un "capriccio serissimo", unico, in cui - come scrive nell'introduzione Sergio Givone - il mito è riproposto come "qualcosa di necessario" e la poesia a esso intimamente legata "ne rivela la cifra misteriosa e crudele". Completano il volume le note tratte dai manoscritti di Pavese e la presentazione che egli stesso scrisse per la prima edizione del volume, la cronologia della vita e delle opere, la bibliografia ragionata e l'antologia della critica.


Paris
di Edward Rutherfurd
Mondadori, 912 pag

Parigi è la città dell'eleganza, dell'amore, dell'arte e della rivoluzione. Rutherfurd apre questa storia romantica della capitale francese durante la Belle Époque, età dorata di pace e joie de vivre, muovendo la narrazione attraverso i secoli dal Medioevo all'età moderna degli ideali di libertà, fraternità e uguaglianza della rivoluzione. Da Montmartre alla cattedrale gotica di Notre-Dame, ai grandi boulevards, alla costruzione della Tour Eiffel, dal Moulin Rouge a Pigalle, allo storico caffè Les Deux Magots, tutti i luoghi simbolo della Ville Lumière fanno da sfondo alla storia epica di quattro famiglie, nobili e rivoluzionari, idealisti ed eruditi legati tra loro da amori proibiti, matrimoni di convenienza, vendette e segreti pericolosi, divisi dal milieu sociale e dalla fede religiosa, ma che trovano le loro vite riunite dalla storia tumultuosa della loro città. Giovanna D'Arco, il Cardinale Richelieu, il conflitto tra Cattolici e Ugonotti, la Corte di Versailles e il terrore della rivoluzione francese, gli Impressionisti, l'Affaire Dreyfus, le due guerre mondiali, l'occupazione nazista e la Resistenza vengono riportati in vita nelle vivide pagine di questo romanzo storico.


Verderame
di Michele Mari
Einaudi, 164 pag

La memoria di Felice si sta sbriciolando: per tutta la vita si è occupato della grande casa di campagna dove Michelino trascorre le sue vacanze, dell'orto, del verderame da spargere sull'uva, dei conigli da ingrassare, poi uccidere e scuoiare. Ma adesso qualcosa sembra non funzionare più. I suoi ricordi riaffiorano sfalsati e contraddittori, componendo una geografia mentale sempre più inaffidabile. Felice all'improvviso si mette a raccontare una balzana storia di esuli russi, di francesi che parlano sottoterra, di scheletri in divisa nazista: e le lumache che appestano l'orto si trasformano in nemici invincibili, sentinelle di un mondo ctonio e minaccioso. Quale sfida migliore, per un ragazzino che si annoia, di un «viaggio al centro della testa» di quest'orco bonario che da sempre accende la sua immaginazione? Così Michelino si ritrova, come un piccolo Sancho Panza, scudiero nella lotta di Felice contro il mulinare impazzito della sua memoria, consigliere e compagno nella battaglia disperata che l'uomo sta combattendo dentro di sé. Giocando con la tradizione del romanzo d'avventura - e innestando nell'immaginario di Stevenson le ossessioni di Edgar Allan Poe - Michele Mari conduce il lettore lungo un percorso imprevedibile alla scoperta dei propri demoni. Con una passione affabulatoria mai così divertita e travolgente, illumina ancora una volta la natura «sanguinosa» dei ricordi d'infanzia. E riesce così a sfiorare un territorio altro, una zona d'ombra dove ciascuno di noi ha un doppio che lo attende, e poco importa se non sappiamo dargli un nome, «perché non ci dobbiamo preoccupare della storia delle cose e delle parole, dobbiamo usarle solo per il nostro comodo».


Breve storia del mondo
di E.H. Gombrich
Salani, 336 pag

Un classico della divulgazione, un libro che coniuga completezza e semplicità, nel quale lo storico dell'arte Ernst Gombrich è stato in grado di riassumere la favola vera del progresso dell'umanità in poco più di trecento pagine: un'impresa che richiede coraggio e una non trascurabile conoscenza della materia. L'abilità di Gombrich è rivolgersi al lettore, più o meno giovane, dandogli del tu e mettendosi nei panni del “fratello maggiore”. Con un linguaggio semplice e avvincente, l'autore descrive tutti i grandi passaggi epocali e presenta ai lettori i personaggi più rappresentativi di ogni epoca, regalando loro storie che si leggono tutte d'un fiato e insegnando la storia dell'umanità come se fosse un grande romanzo.



Conoscevate già questi libri?
Li avete letti o sono anche nella vostra wishlist?
Se la risposta è no, spero di avervi dato qualche spunto interessante.

Buonanotte!

Recensione: "April Lady"

(tradotto: Rosa d'Aprile)
di Georgette Heyer

Formato: Ebook, 268 pagine
Editore: Sourcebooks Casablanca, 2012
Genere: Romanzo storico, romance
Data prima pubblicazione: 1957
Lettura n.: 30/2015
Preso da: Kobo store


Voto: 6/10

There was silence in the book-room, not the silence of intimacy but a silence fraught with tension. My lady’s blue eyes, staring across the desk into my lord’s cool gray ones, dropped to the pile of bills under his hand. Her fair head was hung, and her nervous hands clasped one another tightly. In spite of a modish (and very expensive) morning-dress of twilled French silk, and the smart crop achieved for her golden curls by the most fashionable coiffeur in London, she looked absurdly youthful, like a schoolgirl caught out in mischief. She was, in fact, not yet nineteen years old, and she had been married for nearly a year to the gentleman standing on the other side of the desk, and so steadily regarding her.
incipit
Commento
Approfitto di un viaggio di lavoro in treno per scrivere la mia recensione su questo romanzo che mi ha lasciato delle impressioni discordanti. Ho conosciuto il nome di Georgette Heyer grazie ai blog letterari legati a Jane Austen, scoprendo che questa prolifica autrice ha scritto ben 24 romanzi di genere romance ambientati nell’epoca della reggenza e 8 ambientate in epoca georgiana.
Sinceramente non sapevo bene cosa aspettarmi: la cosa che maggiormente temevo era di trovarmi di fronte a degli harmony ambientati nel periodo austeniano ma da questo punto di vista posso confermare con piacere di essere uscita dalla lettura pienamente soddisfatta e con la consapevolezza che il termine romance comprende davvero tantissime trame diverse.

La vicenda narrata in April Lady ruota attorno al classico equivoco del “lei ama lui ma pensa che lui non ami lei e viceversa” (avevo detto che non era un harmony, non che fosse una perla di originalità) e ha inizio a causa di un conto non pagato: Nell, che ha utilizzato tutto il denaro che mensilmente il marito le passa per i suoi acquisti per pagare i debiti di gioco di suo fratello, non ha il coraggio di rivelare il suo debito a Giles, temendo in tal modo di fargli credere di averlo sposato solo per i suoi soldi, e cerca in tutti i modi di saldare questo debito senza che il marito ne venga a conoscenza.

La trama è l’unica parte del romanzo a non essermi piaciuta molto in quanto non particolarmente brillante: i ragionamenti contorti di Nell e le sue angosce per quello che penserebbe il marito se scoprisse il conto non pagato occupano gran parte della storia e dopo un po’ annoiano. Il suo personaggio in generale non mi ha entusiasmato, come non sono rimasta colpita da quello del marito: li ho trovati un po’ troppo impostati e noiosi. Al contrario, quelli che salvano la situazione e rendono il romanzo un po’ meno piatto sono i personaggi secondari: Letty, sorella di Cardross e Dysart, fratello di Nell, che non fanno probabilmente un cervello in due ma per lo meno animano gli eventi e rendono la vita di quei pesantoni dei fratelli un po’ più movimentata.

Tutto un altro discorso riguarda l’ambientazione: fa-vo-lo-sa. Mi è piaciuto moltissimo tuffarmi nel mondo di queste lady tutte infiocchettate che trascorrono le loro giornate tra pettegolezzi, giri in carrozza, feste in maschera e spendendo i soldi dei mariti in stoffe, cappellini e abiti di ogni genere. Che meravigliosa superficialità! Non dico che mi piacerebbe essere al posto loro perché fanno veramente una vita di una noia mortale e soprattutto l’idea di dover chiedere la “paghetta” a mio marito anche a cinquant’anni mi fa venire l’orticaria, ma leggere delle loro vicissitudini e dei loro problemi inesistenti è divertentissimo.

Ho letto il romanzo in inglese e posso dire che non sia particolarmente complicato anche se utilizza molti termini dell’epoca, specialmente nei dialoghi, e di conseguenza a volte ho fatto un po’ fatica a cogliere determinate battute: la costruzione delle frasi è comunque in inglese contemporaneo e non ho trovato le stesse difficoltà che invece mi capita di incontrare nei romanzi di Jane Austen o di Dickens, dove a volte è proprio la struttura sintattica a darmi del filo da torcere. Dopotutto la Heyer ha scritto i suoi romanzi tra gli anni ’20 e ’70 del novecento, quindi era prevedibile che il sapore di antico lo avrebbe dato più l’ambientazione che non il linguaggio utilizzato.

In conclusione, nonostante non possa dare più di tre stelline a questo romanzo, sono convinta di voler leggere altro di questa autrice, spinta anche dal fatto che ho letto molti commenti delle sue lettrici più accanite su Goodreads o su aNobii in cui si parlava di questo libro come uno dei meno appassionanti e meno apprezzati.


Lettura: 23 aprile 2015 - 08 maggio 2015
Ambientazione: Londra/Inghilterra

Recensione: "Delitto e castigo"

(Преступление и наказание)
di Fëdor Dostoevskij

Formato: Paperback, 600 pagine
Editore: Feltrinelli, 2013
Genere: Classici, romanzo psicologico
Data prima pubblicazione: 1866
Lettura n.: 29/2015
Preso da: Libreria


Voto: 9.5/10

Al principio di luglio, con tempo caldissimo, verso sera, un giovane scese dalla sua stanzuccia, che aveva in subaffitto nel vicolo di S., sulla strada e lentamente, come irresoluto, si diresse verso il ponte di K.
incipit
Commento
Finalmente l'ho fatto! Finalmente ho letto uno dei romanzi che più mi spaventavano e allo stesso tempo incuriosivano della letteratura mondiale e che si è rivelato senza dubbio un libro non facile ma incredibilmente affascinante.

Fulcro del romanzo è l'analisi psicologica di un uomo che progetta e compie un delitto e di ciò che accade nella sua mente nel periodo successivo all'esecuzione del crimine. Le prime duecento pagine sono incredibilmente scorrevoli e addirittura con episodi ricchi di suspance (non me lo sarei mai aspettato); successivamente il ritmo cala molto ma questo è degnamente compensato dal tempo che Dostoevskij ci permette di ritagliarci in compagnia di tutti i personaggi che popolano il romanzo e che meritano tutta l'attenzione che l'autore dà loro.

Ciò che più mi ha lasciato stupefatta è stato rendermi conto che più volte durante la lettura mi sono trovata ad essere dalla parte di Raskolnikov, il protagonista, fino addirittura a sperare che la facesse franca e temendo come lui che prima o poi riuscissero ad incastrarlo o che lui cedesse alla troppa tensione rivelando tutto: perché ciò che viene trasmesso in maniera eccezionale è l'angoscia e la totale confusione di Raskolnikov che si sente continuamente osservato, spiato, accusato quando spesso tutto ciò è frutto esclusivamente della sua immaginazione e di quella che mia mamma chiamerebbe "la coscienza sporca". Questo avviene perché fondamentalmente Raskolnikov è una persona normale, in tutto e per tutto. E questo è l'aspetto che crea in assoluto più sconcerto nel lettore, o per lo meno lo ha creato in me: Raskolnikov è un uomo qualunque. Non un pazzo, un maniaco, un delinquente, uno che "me lo sarei aspettato". La semi-follia viene dopo, quando ciò che ha fatto lo sovrasta e domina completamente la sua mente, ma anche in questo caso lui non è pazzo, è solo incapace di governare l'angoscia di essere individuato.

Gli altri personaggi meriterebbero davvero un libro solo per loro: pur essendo secondari nel loro ruolo non lo sono affatto nello spessore e nell'importanza che ricoprono all'interno del romanzo. Sofia e Razumichin sono senza dubbio i miei preferiti ma anche quelli più negativi come Katerina Ivanovna Marmeladova o Svidrigailov riescono ad essere così umani e così veri da meritare l'affetto del lettore, che non può fare a meno di amarli.

L'ambientazione è meravigliosa: Pietroburgo è descritta in maniera talmente dettagliata che sembra davvero di essere catapultati tra le sue strade e la sua gente. Avendo già letto libri ambientati in questa città è stato piacevole incontrare di nuovo i nomi di luoghi che già mi avevano accompagnato in "Anna Karenina" o "I racconti di Pietroburgo" e che mi sembravano quindi conosciuti, come se sapessi esattamente di cosa si stesse parlando. E' stata una bella sensazione, e mi ha messo addosso un forte desidero di visitare dal vivo questa città così viva e piena di storia.

Detto tutto ciò qualcuno forse si chiederà come mai ho dato 9.5 invece di 10 a questo romanzo. Il motivo è molto semplice ed è tutta colpa di due libri che purtroppo sono la mia rovina, ovvero Anna Karenina e Il deserto dei tartari che hanno ormai dettato le regole che definiscono il mio libro "da dieci". Quindi adesso sono condannata per l'eternità ad un costante paragone di tutti i romanzi che leggo con questi due pezzi della mia anima, il che significa che tutto ciò che non riproduce le stesse identiche emozioni deve per forza di cose ricevere anche solo mezzo punto in meno.


Lettura: 06 aprile 2015 - 23 aprile 2015
Ambientazione: San Pietroburgo/Russia

WWW Wednesdays, #13

Per partecipare è sufficiente rispondere a queste 3 semplici domande:
- Cosa stai leggendo?
- Cos'hai appena finito di leggere?
- Quale sarà la tua prossima lettura?

Cosa stai leggendo?
April Lady di Georgette Heyer
Dire che questo romanzo non mi stia piacendo sarebbe ingiusto, ma non posso negare che mi sarei aspettata qualcosa in più. Diciamo che lo sto trovando rilassante: ne leggo un pezzettino ogni giorno, mi immergo nell'atmosfera "regency" e mi diverto ad immaginare queste lady tutte infiocchettate che spendono e spandono i soldi dei mariti e dei fratelli.

Harry Potter and the Philosopher's Stone di Georgette Heyer
Ho appena scoperto su Goodreads un GDL dell'intera saga e non potevo tirarmi indietro: è la prima volta che ho l'occasione di partecipare ad una lettura di gruppo di tutti e sette i libri, quindi farò uno sforzo di lettura ma parteciperò!

Cos'hai appena finito di leggere?
Delitto e castigo di Fedor Dostoievskij
Ho ancora la recensione in cantiere per questo romanzone superlativo: con calma, prima o poi ce la farò (poi chiamarla recensione è esagerato: meglio dire umile e inutilissimo commentino).

Quale sarà la tua prossima lettura?
L'amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
Dalla prossima lettura parte il "Project 10 Books" e la mia scelta è quindi limitata ai dieci prescelti che potete trovare in questo post. Ho bisogno di una lettura dinamica e che mi soddisfi al cento per cento, quindi spero di non rimanere delusa!!

Aspetto i vostri commenti!

Teaser Tuesday, #3

Questa settimana il Teaser Tuesday è dedicato ad un romanzo che, pur nella sua leggerezza, non mi passa più: me lo sto trascinando da quasi due settimane e non vedo davvero l'ora di finirlo... non è brutto ma è noioso, non succede nulla! Vi lascio comunque con la citazione di oggi:

Ecco le regole del Teaser Tuesday:

1. Prendi il libro che stai leggendo
2. Apri ad una pagina a caso
3. Condividi qualche riga di testo della pagina
4. Attenzione a non fare spoiler!
5. Riporta il titolo e l'autore del libro


April Lady di Georgette Heyer

Twenty minutes later Nell came softly into the room. The Earl looked up impatiently, but when he saw his wife standing on the threshold his expression changed, and he smiled at her, saying in a funning tone: ‘How do you contrive, Nell, always to appear prettier than I remembered you?’
She blushed adorably. ‘Well, I did hope you would think I looked becomingly in this gown,’ she confessed naïvely.
‘I do. Did you put it on to dazzle me into paying for it?’
This was said so quizzically that her spirits rose.

Project 10 Books

Scrivo questo post perché mi sono resa conto di essere ormai al punto di non ritorno: sono stata totalmente risucchiata nel vortice dell'acquisto (o prestito in biblioteca) compulsivo ed è ora di intervenire perché davvero sto esagerando. Dal 1 Gennaio ho letto un totale di 29 libri (30 contando anche quello che sto leggendo in questo momento) dei quali solo quattro presi dalla mia libreria di casa, tre dei quali erano comunque acquisti di dicembre, mentre uno era una rilettura per poter proseguire con la saga. E questo quando ho più di cento libri in attesa sui miei scaffali... capite bene che devo fare qualcosa per fermare questa follia, quindi do il via al mio personale PROJECT 10 BOOKS!!

Per chi non lo sapesse, il Project 10 Books è un'iniziativa che è presente ormai da alcuni anni tra i blog letterari e che consiste nello stilare una lista di dieci libri che devono essere letti prima di acquistane (e nel mio caso aggiungo anche prenderne in prestito) di nuovi. Da pazzi? Forse, ma la situazione è davvero troppo critica per non tentare i rimedi più estremi. Mi sono quindi fatta forza e dopo mille ripensamenti ho scelto quali saranno i dieci libri che, appena chiusa l'ultima pagina virtuale di April Lady, dovrò leggere prima di poter rinfoltire di nuovo la mia libreria:


L'amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
Il bacio più breve della storia di Mathias Malzieu
L'amore bugiardo di Gillian Flynn
Il nome della rosa di Umberto Eco
L'isola di Arturo di Elsa Morante


La caduta dei giganti di Ken Follett
Un giorno di David Nicholls
Il cardellino di Donna Tartt
Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello
Il richiamo del cuculo di Robert Galbraith

Riuscirò a portare a termine almeno questa decade? In realtà più che una domanda dovrebbe essere un imperativo: DEVO portare a termine questa decade! Fatemi forza...

EDIT 08/05/15: Ho deciso che farò una piccola eccezione a questa lista dandomi la possibilità di fare tre riletture. Su Goodreads infatti è partito il GDL dell'intera saga di Harry Potter e siccome non l'ho mai letto in gruppo è un'occasione troppo ghiotta per farmela sfuggire, oltre al fatto che la discussione è già interessantissima! Se qualcuno fosse interessato metto qui il link alla discussione. Questi invece sono i romanzi che rileggerò durante questo mio primo Project Ten Books:


Harry Potter and the Philosopher's Stone di J.K. Rowling
Harry Potter and the Chamber of Secrets di J.K. Rowling
Harry Potter and the Prisoner of Azkaban di J.K. Rowling

Recommendation Monday, #5


Recommendation Monday è rubrica gestita dal blog Una fragola al giorno: ogni lunedì verrà consigliato un libro sulla base di un tema diverso ogni settimana.

Consiglia il tuo libro preferito da piccolo

Qui andiamo sul facile e purtroppo anche sul banale: il mio libro preferito da piccola è sempre stato uno e uno soltanto, sul il quale evito di dilungarmi perché chi lo ha letto e amato non ha bisogno di presentazioni, chi l'ha letto e non sopportato non ne può più di sentire gente che ne canta le lodi, chi non lo ha letto probabilmente sa già perfettamente cosa aspettarsi!! ^_^:

IL PICCOLO PRINCIPE
di Antoine de Saint-Exupéry

Questa è la storia dell'incontro tra un aviatore, costretto da un guasto ad un atterraggio di fortuna nel deserto, e un ragazzino alquanto strano, che per prima cosa gli chiede di disegnargli una pecora. Il bambino viene dallo spazio e ha abbandonato il suo piccolo pianeta per visitare il resto dell'universo e perchè si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa, molto esigente, vanitosa e spavalda. Un libro che si rivolge ai ragazzi e "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più", come dice lo stesso autore nella dedica del suo libro.