Titolo italiano: -
Autore: Enid Blyton
Anno di pubblicazione: 1990
Editore: Dean
Pagine: 185
Iniziato il: 18 settembre 2011
Terminato il: 20 settembre 2011
Valutazione: ★★★★★
There were once three children, called Jo, Bessie and Fanny. All their lives they had lived in a town, but now their father had a job in the country, so they were all to move as soon as ever they could.The Enchanted Wood è il primo di una serie di tre racconti della scrittrice inglese Enid Blyton, della quale, purtroppo, non avevo mai sentito parlare prima d'oggi. Gli altri due si intitolano The Magic Faraway Tree e The Folk of the Faraway Tree (ovviamente farò in modo di procurarmeli il più velocemente possibile). Il racconto narra le avventure di tre fratellini (Jo, il maggiore, Bessie, quella di mezzo e Fanny, la più piccola), che, trasferitisi con i genitori dalla città alla campagna, scoprono che la loro casetta sorge proprio accanto ad un bosco incantato popolato da magiche creature e animali parlanti, nel quale gli alberi sussurrano segreti. Al centro del bosco si erge the Faraway Tree, un albero altissimo e anche molto pericoloso: dalla cima, infatti, si accede ogni volta ad una terra diversa. E' sempre rischioso avventurarsi nelle magiche terre in cima all'albero, perchè non si sa quando queste perderanno il loro contatto con i rami del Faraway Tree, intrappolando così chiunque non si sia affrettato a scendere. L'albero, inoltre, è popolato da una serie di personaggi molto particolari: the Angry Pixie, che getta acqua o zuppe in faccia a chiunque sbirci attraverso le finestrelle della sua casa nel tronco, Mr Whatzisname, che passa le sue giornate a russare e scaraventa nella terra in cima all'albero chiunque osi disturbarlo, Silky, la fatina dai capelli di seta, Dame Washalot, che lava costantemente i panni per poi gettare l'acqua sporca lungo il tronco, inzuappando chi non si sposta abbastanza in fretta, e Moon Face, l'omino con la faccia di luna. Insieme ai loro nuovi amici, i tre bambini vivranno mille avventure nei magici e bizzarri paesi in cima all'albero e faranno la conoscenza di alcuni personaggi davvero particolari.
(incipit)
Le terre esplorate da Jo, Bessie e Fanny sono tutte una più speciale dell'altra, ma la mia preferita è senza dubbio the Land of Birthdays, alla quale si può accedere solo se invitati da una persona che compie gli anni nel momento in cui arriva sul Faraway Tree. In questo luogo meraviglioso si materializza tutto il necessario per una festa coi fiocchi, inclusa una fantastica wishing-cake (la torta dei desideri) che realizza un desiderio per persona al primo morso. In questo momento io credo che avrei desiderato... no, non lo dico, chissà mai che mi capiti davvero di mangiare una wishing-cake, non voglio certo bruciarmi il desiderio!!
Il racconto di Enid Blyton mi ha fatto immediatamente pensare ad Alice nel Paese delle Meraviglie perchè in entrambi vi sono terre curiose da esplorare, personaggi bizzarri i cui nomi riflettono le loro caratteristiche, giochi di parole, poesie e canzoncine senza senso. Lo stile dell'autrice aiuta a rafforzare l'atmosfera magica che già pervade le pagine del libro perchè è estremamente coinvolgente. L'inglese utilizzato è semplice, ma non troppo: è decisamente studiato per essere compreso dai bambini, ma nello stesso tempo non è piatto e banale, come a volte capita nei moderni romanzi per ragazzi, bensì ricco di espressioni anche abbastanza articolate. Inoltre l'inglese è per me la lingua perfetta per le fiabe e i romanzi fantastici, perchè ha dei termini e delle sonorità che descrivono le atmosfere magiche più efficacemente di altre lingue.
Infine, approfitto per segnalare un bellissimo sito sull'autrice (http://www.enidblytonsociety.co.uk/) che, oltre a contenere tutte le opere di Enid Blyton con le relative recensioni, offre anche la raccolta delle illustrazioni prese dalle edizioni più belle dei libri: è una festa per gli occhi!
«The Faraway Tree!» said Bessie, in wonder, «What a queer name! Why do you call it that?»
«It's a very strange tree,» said another brownie. «Its top reaches the far-away places in a way we don't understand. Sometimes its top branches may be in Witchland, sometimes in lovely countries, sometimes in peculiar places that no one has ever heard of. We never climb it because we never know what might be at the top!»
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