Titolo originale: Magyk
Autore: Angie Sage
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Salani
Pagine: 549
Iniziato il: 12 settembre 2011
Terminato il: 18 settembre 2011
Valutazione: ★★★★★
Silas Heap si strinse nel mantello per proteggersi dalla neve. La camminata attraverso la Foresta era stata lunga e si sentiva gelato fino al midollo. Ma in tasca aveva le erbe che Galen, la Donna Medycina, gli aveva dato per il suo ultimo figlio, Septimus, che era nato solo poche ore prima quello stesso giorno.Finalmente, dopo due anni dalla pubblicazione in lingua originale, è uscito il nuovo volume della Saga di Septimus Heap, Rycerca. In onore del mio immediato acquisto, e per riuscire a godermelo al 100%, ho deciso di rileggere da capo tutti i tre volumi precedenti (dato dopo tutto questo tempo non me li ricordo più molto bene): l'impresa non è per niente ardua dato che, essendo libri intesi per i ragazzi, il carattere è grande e lo stile fluido e scorrevole. Oltretutto la storia è talmente bella e orginale che sono davvero felice di riunirmi alla famiglia Heap!
(incipit)
Inziamo dalla trama. Si dice che il settimo figlio di un settimo figlio abbia poteri magici fuori dal comune. Silas Heap è il settimo dei suoi fratelli e in una fredda e nevosa notte invernale, sua moglie Sarah dà alla luce il loro settimo figlio, Septimus. Mentre a casa Sarah strige tra le braccia il suo piccino appena nato, Silas sta tornando al Castello per riunirsi alla sua famiglia quando, al limitare del bosco, un vagito attira la sua attenzione: dietro a un cespuglio una bellissima neonata dagli occhi viola è avvolta in una coperta e inizia a sentire molto freddo. Intenerito, Silas la raccoglie e la porta con se a casa ma appena giunto sulla soglia, viene travolto dalla Levatrice Anziana che corre stringendo un fagotto tra le braccia: Septimus non è sopravvissuto. Passano gli anni e la piccola Jenna è ormai parte della famiglia Heap, anche se è molto diversa dai suoi fratelli: i suoi capelli non sono biondi e ricciuti e i suoi occhi, invece di diventare verdi come quelli di tutti i Maghi, sono rimasti di un profondo color viola. La sera del suo decimo compleanno, però, il Mago StraOrdinario Marcia Overstrand piomba con le sue scarpe di pitone viola nella vita di Jenna, sconvolgendo il destino di tutta la famiglia.
Dalla prima volta che ho letto i libri di Septimus Heap li ho amati pazzamente: la premessa che devo necessariamente fare è che non è Harry Potter, nel senso che è effettivamente una saga più semplice, soprattutto per quanto riguarda l'evoluzione psicologica dei personaggi. Tolto questo possibile fraintendimento è possibile godersi in pieno un'avventura divertente, entusiasmante e soprattutto Magyca in compagnia di indimenticabili personaggi. I veri protagonisti di questo primo episodio sono Jenna, Nicko e Ragazzo 412 (insieme al cane Maxie, ovviamente) che aiutati da Marcia affronteranno mille avventure: fuggiranno dallo scivolo dei rifiuti della Torre dei Maghi, verranno inseguiti da pericolosi Cacciatori, incontreranno Ratti Messaggeri e Mostri delle Paludi e saranno ospiti della più simpatica e stramba Strega Bianca esistente, zia Zelda.
Lo stile di Angie Sage è quello che io amo particolarmente nei romanzi cosiddetti "per ragazzi" (dato che li leggo anch'io che ormai ho superato l'età consigliata, direi che è un'etichetta molto relativa): allegro, molto dinamico e scorrevole, e soprattutto molto "visivo". In questo aiutano anche i disegni di inizio capitolo che rappresentano alcuni personaggi o situazioni. Nel complesso l'aspetto estetico è estremamente curato: la copertina è indubbiamente ciò che cattura l'attenzione (e infatti questo libro mi è stato regalato da una persona che mi conosce molto bene e che sapeva perfettamente l'effetto che la copertina avrebbe avuto su di me), ma anche la mappa che si trova nelle prime pagine è chiarissima e ben disegnata.
Fosse per me, farei un post lunghissimo raccontando per filo e per segno tutto quello che accade e descrivendo nei minimi dettagli i miei personaggi preferiti (praticamente tutti ma in realtà alcuni li amo in modo particolare, come Marcia e zia Zelda), ma credo che la cosa migliore sia prendere in mano il libro (adesso ne è uscita anche l'edizione paperback, ma quella rigida è talmente bella che vale davvero la pena spenderci qualche euro in più) e divorarlo come ho fatto io.
Piccola nota finale: la versione originale dei libri è pubblicata dalla casa editrice Bloomsbury, la stessa che accettò i manoscritti di una sconosciuta J.K. Rowling... direi che questa è già una mezza garanzia!
Maxie si raddrizzò nella canoa dietro Marcia e alitò eccitato sul collo del Mago StraOrdinario. Odorò i nuovi e invitanti odori della palude e ascoltò i suoni degli animali che fuggivano al passare delle canoe. Di tanto in tanto l'entusiasmo prendeva il sopravvento e sbavava felice tra i capelli di Marcia
Dom Daniel era stato un Mago StraOrdario estremamente arrogante e sgradevole e del tutto disinteressato al Castello e alla gente che aveva bisogno del suo aiuto: l'unica cosa che voleva era il potere supremo e l'eterna giovinezza. O meglio, dal momento che aveva impiegato parecchio tempo a capire come ottenerla, l'eterna mezza età.
Uffa! E dopo una recensione così non posso che aggiungere questa saga alla wishlist!!!!
RispondiEliminaAhahah!! =D Ormai siamo una condanna reciproca!!! =D
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