Titolo originale: Sous l'acacia d'Occident
Autore: Christian Jacq
Anno di pubblicazione: 1998
Editore: Mondadori
Pagine: 379
Iniziato il: 5 settembre 2011
Terminato il: 8 settembre 2011
Valutazione: ★★★★
I raggi del sole al tramonto rivestivano d'oro celestiale le facciate dei templi di Pi-Ramses, la capitale che Ramses il grande aveva fatto costruire nel Delta. La città di turchese, così chiamata a causa del colore delle piastrelle verniciate che ornavano la facciata delle dimore, era l'incarnazione della ricchezza, della potenza e della bellezza.Con un certo ritardo rispetto alla fine della lettura e con una buona dose di tristezza come mi capita ogni volta che termino una saga, eccomi a commentare l'ultimo episodio della pentalogia di Ramses. Ora che sono giunta alla conclusione posso affermare con certezza di essermi innamorata perdutamente delle atmosfere evocate da Christian Jacq e degli indimenticabili personaggi con i quali ha popolato il suo Antico Egitto: ogni pagina mi ha spinto sempre di più nelle profondità di una cultura affascinante che è stata secondo me perfettamente mescolata con la parte inventata dall'autore.
(incipit)
Il romanzo ha inizio nel trentatreesimo anno di regno del faraone, che ne ha ormai cinquantacinque di età, e ad alcuni anni di distanza dalla scomparsa di Nefertari e di Tuya. Fin da subito veniamo a sapere che questi non sono stati gli unici lutti che hanno colpito l'animo di Ramses (e il mio dopo averne letto): anche il fedele cane Guardiano e il coraggioso leone Massacratore non ci sono più e le prime pagine trasudano dunque della malinconia terribile di un uomo che pur avendo perso i suoi più grandi affetti è costretto dalla sua posizione a resistere al dolore e a continuare a condurre il suo regno. Purtroppo, per tutto il corso della narrazione il mio delicato cuoricino è stato messo a dura prova, sie perchè Jacq approfitta di quest'ultima occasione per far morire altri personaggi ai quali mi ero affezionata moltissimo (Iset, Asha, Serramanna, Kha), sia perchè sullo sfondo è sempre presente il dolcissimo ricordo di Nefertari, che viene richiamato con affetto e nostalgia non solo dal faraone, ma anche da tutti gli altri personaggi che l'hanno amata come regina d'egitto. Le quasi 400 pagine di cui è composto il romanzo non sono comunque tutte dominate dalla tristezza, ma come sempre Jacq lascia ampio spazio ai problemi quotidiani del faraone, agli intrighi intessuti alle sue spalle (e alle seguenti indagini del mio amato Serramanna), alle scene di vita quotidiana e alle simpatiche discussioni tra il faraone e i suoi amici, oltre che alle cerimonie e ai riti caratteristici della cultura egizia, che sono sempre descritti in modo approfondito ma soprattutto semplice da immaginare: insomma, in modo estremamente efficace.
Il finale, solitamente un punto critico per ogni romanzo e ancora di più per un'intera saga, è davvero perfetto e chiude il racconto in modo intenso e commuovente, ma trasmettendo quel senso di serenità di fronte alla morte caratteristico della cultura egizia, per la quale la morte faceva davvero parte della quotidianità.
I Faroni avrebbero senza dubbio continuato sempre a lottare perchè regnasse la dea Maat, incarnazione della Regola universale, della giustizia, dell'amore che legava tra loro gli elementi e le componenti della vita. E questo perchè sapevano che, senza Maat, il mondo terreno si sarebbe trasformato in un campo di battaglia, dove i barbari avrebbero combattuto con armi sempre più letali per accrescere i propri privilegi e distruggere ogni legame con gli dei.
Reggeva il timone con destrezza senza pari, poichè era lui stesso insieme la nave dello stato e il suo nocchiero. Gli dei che l'avevano prescelto non si erano sbagliati, e gli uomini avevano avuto perfettamente ragione a obbedire loro.
Ho ricominciato a leggere la saga, mi hai fatto venire un sacco di nostalgia!!!! :D
RispondiEliminaE mi sono anche salvata il segnalibro, per quando arriverò a questo libro qui!
Ho visto infatti sulla tua libreria di aNobii che avevi iniziato!! =D Sono curiosa di leggere quello che scriverai nella recensione!!
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