sfide: letture in lingua Autore: Jane Austen Anno di pubblicazione: 2000 Editore: Wordsworth Pagine: 255
Iniziato il: 06 dicembre 2011 Terminato il: 03 gennaio 2012 Valutazione: ★★★★
The family of Dashwood had been long settled in Sussex. Their estate was large, and their residence was at Norland Park, in the centre of their property, where for many generations they had lived in so respectable a manner as to engage the general good opinion of their surrounding aquaintance.
(incipit)
Trama
'Young women who have no economic or political power must attend to the serious business of contriving material security'. Jane Austen's sardonic humour lays bare the stratagems, the hypocrisy and the poignancy inherent in the struggle of two very different sisters to achieve respectability.Sense and Sensibility is a delightful comedy of manners in which the sisters Elinor and Marianne represent these two qualities. Elinor's character is one of Augustan detachment, while Marianne, a fervent disciple of the Romantic Age, learns to curb her passionate nature in the interests of survival.
(ibs.it)
Di seguito i commenti alle singole parti del gdl
(aggiornate sempre in questo post)
05 - 11 dicembre
Primo commento per questo romanzo e sono già in ritardo di due settimane; iniziamo bene!! A parte questo, il libro mi piace molto: il fatto di leggere in un'altra lingua è sempre ottimo, dato che mi obbliga a mettere molta più attenzione nella lettura e a notare dettagli che magari in italiano mi sfuggirebbero, e la scrittura di Jane Austen è come sempre frizzante e ironica. In questa prima parte, la scena senza dubbio migliore e in cui emerge pienamente l'abilità della Austin di essere pungente, è quella della paradossale discussione tra Mr. John Dashwood e la moglie sul denaro da dare (o meglio, da non dare) alle sorellastre di lui.
Elinor e Marianne, le due sorelle protagoniste, sono l'una l'opposto dell'altra: mentre la prima è riflessiva, responsabile e molto matura, la seconda è eccessiva in tutte le sue emozioni e non conosce mezze misure. Margaret, la terza sorella, è allegra, vivace, ma meno intelligente delle altre due. Mrs Dashwood, invece, ha lo stesso temperamento di Marianne e, pur essendo molto meno stupida e insopportabile della Mrs Bennet di Orgoglio e Pregiudizio, è molto impulsiva e deve essere allo stesso modo tenuta a freno dalle figlie (in questo caso, solo da Elinor). Le differenze tra Elinor e Marianne emergono anche dal loro modo di vivere e concepire l'amore: Elinor è molto pacata nei suoi sentimenti nei confronti di Edward, mentre Marianne si fa coinvolgere completamente dalla sua passione per Willoughby, dai loro interessi artistici in comune e dall'entusiasmo che il ragazzo mostra per tutto ciò che piace a lei. Elinor sicuramente può sembrare noiosa, ma credo che in realtà sia Marianne ad essere troppo immatura (oltretutto la madre, invece di farla riflettere, la asseconda in tutte le sue esagerazioni).
Anche in Sense and Sensibility, sono i personaggi maschili ad essere un po' più misteriosi ed equivoci: sia il Colonnello Brandon che Willoughby, partono senza fornire spiegazioni e senza preavviso, ma come giustamente pensa Elinor è il comportamento di Willoughby a provocare più domande, perché in netto contrasto con il suo atteggiamento fino a quel momento, mentre il Colonnello è sempre stato riservato e schivo, tanto da essere bersaglio delle battute sarcastiche di Marianne e Willoughby. Inoltre, lo stesso silenzio di Marianne a proposito del loro fidanzamento è sospetto e non fa presagire nulla di buono.
Il Colonnello Brandon è comunque l'unica persona interessante in quell'ammasso di gente insulsa come Mrs Jennings, Sir e Lady Middleton, che con il loro atteggiamento insistente ed impiccione risultano davvero insopportabili.
Tornando ai personaggi maschili, anche Edward, in apparenza così puro, sembra nascondere qualcosa: il suo arrivo inaspettato a Barton e il suo umore triste e ombroso, infatti, sono in netto contrasto con il suo atteggiamento precedente (anche se sempre molto contenuto, in armonia con quello di Elinor).
Elinor saw, with concern, the excess of her sister's sensibility; but by Mrs Dashwood it was valued and cherished. They encouraged each other now in the violence of their affliction. The agony of grief which overpowered them at first, was voluntarily renewed, was sought for, was created again and again.
12-18 dicembre
Rieccomi a commentare questo romanzo che mi piace sempre di più, anche se devo ammettere che ho notato l'assenza, o meglio, la scarsità di quei dialoghi serrati e frizzanti, tipici di Orgoglio e Pregiudizio.
Edward è sempre più strano e non si capisce come mai si sia recato a Burton con quell'umore così depresso. In più, c'è il mistero dell'anello con i capelli: come ha fatto a procurarsi i capelli della ragazza senza che lei se ne accorgesse? Ma soprattutto, che senso ha portar via i capelli di nascosto ad una persona: sembra una cosa un po' fetish, a dire la verità. Anche Edward, comunque, dopo un po' se ne va senza dare troppe spiegazioni; ma cos'hanno gli uomini in questo romanzo? E' comunque da notare quanto la reazione di Elinor alla partenza dell'amato sia diametralmente opposta a quella di Marianne.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, per la nostra gioia si aggiungono altri due begli elementi alla già nutrita cricca di Barton Park: il maleducato e scontroso Mr Palmer e la sua sciocca moglie, figlia di quell'esempio di raffinatezza e riservatezza che è Mrs Jennings. L'insistenza e la predisposizione ad impicciarsi dei fatti altrui di Sir John e dei suoi ospiti è insopportabile. Molto divertente anche il capitolo con l'arrivo delle due cugine; qui la scena del dialogo tra Marianne, Elinor e le due giovani ricorda moltissimo l'ironia tipica di Orgoglio e Pregiudizio. Finalmente, scopriamo il mistero del comportamento di Edward, e la reazione di Elinor alla notizia sconvolgente del fidanzamento con quell'oca di Lucy, è comunque tipica del suo carattere: prima di lasciarsi andare allo sconforto, vaglia tutte le possibilità, e anche quando l'evidenza non può più essere smentita, cerca sempre di trovare una spiegazione sensata. Nonostante tutte le possibili scusanti, io non sarei stata così accondiscendente come Elinor, perché per quanto lui possa davvero non essere più convinto di un fidanzamento giovanile, resta il fatto che le ha taciuto la relazione con Lucy e ha fatto finta di niente, sfoggiando anche come se nulla fosse l'anello con la ciocca di capelli (che adesso sappiamo a chi appartengono). Infine, dopo che il comportamento di Willoughby mi puzzava sempre di più, ecco che viene svelato anche il suo mistero: lui sposa un'altra e la povera Marianne è disperata. Come sempre, comunque, il Colonnello Brandon è l'unico che dimostra di sapere come comportarsi; sinceramente io lo vedrei meglio con Elinor piuttosto che con Marianne, anche perchè Edward mi sembra un po' insipidino. Ho notato, infine, un certo parallelismo di personaggi con Orgoglio e Pregiudizio: Edward mi ricorda Mr Bingley, riservato, timidino, senza troppa spina dorsale; il Colonnello Brandon mi ricorda Mr Darcy, che resta nell'ombra, ma è l'unico che sa davvero cosa fare in ogni situazione; Willoughby, mi fa pensare invece a Wickham, un seduttore incallito che regolarmente illude e abbandona le sue conquiste.
19-25 dicembre
In questi capitoli centrali del romanzo, veniamo finalmente a saperne un po' di più su quel vigliacco di Willoughby (e sono fin troppo gentile a chiamarlo vigliacco) che seduce e abbandona le ragazze appena gli si presenta un'occasione migliore; molto triste, infatti, è il racconto che il colonnello Brandon fa a Elinor della sua storia d'amore e del terribile comportamento di Willoughby con Eliza. Anche in questo racconto ho trovato molte similitudini tra Willoughby e Wickham, dato che i due fanno esattamente lo stesso bello scherzetto, anche se ad Eliza va molto peggio che non a Lydia Bennet, ma probabilmente solo perché in Orgoglio e Pregiudizio Mr Darcy risolve la situazione.
La povera Marianne dopo un po' diventa davvero insopportabile; capisco la situazione, però vederla piangere una pagina si e una no diventa un po' una scocciatura, soprattutto quando noi lettori sappiamo (e infine viene rivelato anche a Marianne) quello che nello stesso momento sta passando, in silenzio, Elinor. Fortunatamente, scoprire la sofferenza muta della sorella obbliga Marianne a controllarsi un po', ed è carinissima la scena in cui, dopo aver promesso alla sorella che non avrebbe fatto alcun commento con nessuno sul fidanzamento di Lucy e Edward, si sforza al massimo per trattenersi, anche quando "gliele tirano fuori" (tipo quando il fratello fraintende la sua esclamazione durante il racconto dei tentativi di Mrs Ferrars di convincere Edward ad infrangere la promessa fatta a Lucy e sposare Mrs. Morton!). Mr John Dashwood, comunque, insiste nel dimostrarsi un essere disgustoso, mentre come molte di voi ho rivalutato Mrs. Jennings, la quale, pur a modo suo, è una persona buona e sincera, che si preoccupa davvero per chi le sta intorno (addirittura di offre di ospitare Edward a casa sua).
Per quando riguarda Mrs Ferrars e Mrs John Daswood (la moglie, quindi, del fratello di Elinor e Marianne), sono davvero due esemplari di disgustosa ipocrisia: prima il tentativo di sminuire e offendere Elinor, poi la scena isterica con conseguente cacciata di Lucy (per la quale, ammetto, ho goduto come un riccio). Tremende!
There was a kind of cold-hearted selfishness on both sides, which mutually attracted them; and they sympathized with each other in an insipid propriety of demeanour, and a general want of understanding.
Elinor was to be the comforter of others in her own distresses, no less than in theirs.
09-15 gennaio
In questi capitoli finali succede davvero di tutto e avrei mille cose da dire, a partire dall'inaspettata comparsa di Willoughby. Dopo la prima lettura del suo discorso a Elinor e del conseguente cambiamento dell'opinione della ragazza nei suoi confronti, ero convinta di non aver capito un tubo, così ho riletto per due volte ancora la parte e mi sono resa conto di aver capito benissimo; ma com'è possibile che Elinor prenda per buone le scuse di Willoughby? Ho invece trovato la reazione di Marianne molto più sensata, dato che posso capire che lei in qualche modo desideri riabilitare un po' l'immagine che porterà dentro di sé del suo primo amore.
Per quanto riguarda Edward, devo ammettere di averlo rivalutato con piacere: la spiegazione che fornisce del suo comportamento lo affranca completamente da tutte le accuse di smidollato che gli avevo mosso; anzi, se potessi entrerei nel libro e gli chiederei scusa! ^_^ Per quanto riguarda Lucy e Robert; beh, cosa dire se non che si meritano l'uno con l'altra? Ed è vero, mi dispiace che Elinor e Edward si debbano adattare a vivere con quel poco che hanno, ma vuoi mettere non essere costretti a fare i lecchini con Mrs Ferrars e Fanny? Per lo meno peggio di così non possono essere trattati! Infine, sono contenta anche del matrimonio tra Marianne e il Col. Brandon, anche se come coppia proprio non ce li vedo: è vero che lei adesso è diventata più equilibrata e matura, però non mi convincono lo stesso, soprattutto perché sembra proprio che l'abbia accettato per riconoscenza.
The world had made him extravagant and vain - extravagance and vanity had made him cold-hearted and selfish. Vanity, while seeking its own guilty triumph at the expense of another, had involved him in a real attachment, which extravagance, or at least its offspring necessity, had required to be sacrificed. Each faulty propensity in leading him to evil, had led him likewise to punishment.
Commento Generale
Con una lentezza davvero esasperante, almeno per i miei soliti ritmi di lettura, specialmente per Jane Austen, ho finalmente raggiunto la meta, rispettando anche incredibilmente i tempi del gdl! Il problema fondamentale di questo romanzo è stato la lingua; nonostante abbia capito sempre tutti gli avvenimenti, i dialoghi e le descrizioni, mi sono resa conto di aver faticato molto durante la lettura, ritrovandomi spesso a ripercorrere più volte le stesse frasi per cogliere al cento per cento il loro significato, probabilmente a causa dell'inglese ottocentesco (soprattutto per le strutture grammaticali, più complesse di quelle che ritrovo nei libri contemporanei). A parte questo, il romanzo mi è piaciuto molto, pur avendolo trovato sicuramente inferiore a Orgoglio e Pregiudizio: personaggi meno incisivi, dialoghi meno serrati e appassionanti e conclusione un po' frettolosa. In ogni caso, la società descritta dalla Austen ha sempre un fascino particolare, e non mancano certo alcuni personaggi azzeccati come Mr John Dashwood e consorte, Mrs Jennings e il Colonnello Brandon. Il finale, come ho già detto, mi ha lasciato in parte insoddisfatta, anche se è perfettamente coerente con il messaggio del romanzo: la felicità, infatti, sta nella moderazione ed entrambe le coppie andranno probabilmente incontro ad un futuro di tranquilla serenità (che, in ogni caso, buttala via!). Certo, in un certo senso è più deprimente, soprattutto in un romanzo, però è in effetti la conclusione più realistica.
Bello leggere zia Jane in lingua! Io purtroppo con i suoi libri non vado mai d'accordo ma dato che mi sono data come obiettivo terminare di leggere i suoi romanzi, se capitasse qualcosa in lingua non disprezzerei affatto! Sense and sensibility l'ho letto a novembre...non male...buona lettura!
Bello leggere zia Jane in lingua! Io purtroppo con i suoi libri non vado mai d'accordo ma dato che mi sono data come obiettivo terminare di leggere i suoi romanzi, se capitasse qualcosa in lingua non disprezzerei affatto!
RispondiEliminaSense and sensibility l'ho letto a novembre...non male...buona lettura!