Anno di pubblicazione: 2011
Editore: Ilmiolibro.it
Pagine: 62
Iniziato il: 24 gennaio 2012
Terminato il: 24 gennaio 2012
Valutazione:★ e mezzo
Emma si affacciò al finestrino della carrozza su cui stava viaggiando da ore e vide in lontananza un vecchio casolare col tetto in mattoni rossi. Poco lontano, un gruppo di soldati con le loro armi scintillanti facevano ritorno alle proprie case. Nonostante la guerra contro Napoleone fosse ormai finita da tempo, si vedevano ancora parecchi militari in giro.Trama
(incipit)
Un rosa paranormale ambientato tra India e Inghilterra nel periodo recency: quali misteri nasconde il castello di Goodrich Court dove Emma viene assunta come istitutrice? E soprattutto chi è veramente il conte William Borroughs?(Retro di copertina)
Commento
Uffa... io odio scrivere commenti negativi sui libri che ricevo con le catene di lettura, perché mi dispiace; non è come stroncare una ciofeca trovata in libreria, magari pubblicata da una nota casa editrice che senza scrupoli ci propina a pagamento una plateale cavolata, in questo caso devo dare la mia opinione sullo scritto di una persona che quasi conosco, con la quale magari mi sono anche scambiata dei messaggi su aNobii, e che sicuramente ha deciso di far girare il suo libro perché ci crede. Purtroppo però non posso nemmeno dire che il racconto mi sia piaciuto: la trama di base, anche se un po' scontata (ma la maggior parte dei romanzi sono basati su una trama già sentita mille volte, quindi non è una cosa così grave), potrebbe anche dar vita ad una storia interessante, se non fosse che tutta la vicenda è trattata in modo superficiale e soprattutto incoerente. La domanda che mi è venuta in mente mentre leggevo è stata: ma le autrici hanno riletto ciò che hanno scritto? Detto francamente, sembra di no, perché mi pare impossibile che nessuna delle due si sia accorta che manca un pezzo. Il punto è il seguente: William, il protagonista maschile, dichiara chiaramente di essere uno spirito, può passare attraverso pareti e porte chiuse e nessuno lo vede e lo sente a parte Emma. Improvvisamente e senza alcuna motivazione, poche pagine dopo viene detto che William è una persona in carne ed ossa che ha sempre vissuto nascosto nel castello perché è un lupo mannaro. Ci si perde insomma il passaggio tra fantasma e persona viva, come se chi ha scritto avesse cambiato improvvisamente idea, senza però ricordarsi che due righe prima aveva scritto tutt'altro! Inoltre, anche se si facesse finta di aver letto male e di essersi sognati che William fosse un fantasma, il resto della storia è comunque deboluccio e sembra senza scopo, oltre ad essere poco approfondito. Anche tutta la questione della leggenda della tigre dell'India sembra messa dentro un po' a caso. Insomma, mi dispiace ma proprio non ci siamo.
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Uffa... io odio scrivere commenti negativi sui libri che ricevo con le catene di lettura, perché mi dispiace; non è come stroncare una ciofeca trovata in libreria, magari pubblicata da una nota casa editrice che senza scrupoli ci propina a pagamento una plateale cavolata, in questo caso devo dare la mia opinione sullo scritto di una persona che quasi conosco, con la quale magari mi sono anche scambiata dei messaggi su aNobii, e che sicuramente ha deciso di far girare il suo libro perché ci crede. Purtroppo però non posso nemmeno dire che il racconto mi sia piaciuto: la trama di base, anche se un po' scontata (ma la maggior parte dei romanzi sono basati su una trama già sentita mille volte, quindi non è una cosa così grave), potrebbe anche dar vita ad una storia interessante, se non fosse che tutta la vicenda è trattata in modo superficiale e soprattutto incoerente. La domanda che mi è venuta in mente mentre leggevo è stata: ma le autrici hanno riletto ciò che hanno scritto? Detto francamente, sembra di no, perché mi pare impossibile che nessuna delle due si sia accorta che manca un pezzo. Il punto è il seguente: William, il protagonista maschile, dichiara chiaramente di essere uno spirito, può passare attraverso pareti e porte chiuse e nessuno lo vede e lo sente a parte Emma. Improvvisamente e senza alcuna motivazione, poche pagine dopo viene detto che William è una persona in carne ed ossa che ha sempre vissuto nascosto nel castello perché è un lupo mannaro. Ci si perde insomma il passaggio tra fantasma e persona viva, come se chi ha scritto avesse cambiato improvvisamente idea, senza però ricordarsi che due righe prima aveva scritto tutt'altro! Inoltre, anche se si facesse finta di aver letto male e di essersi sognati che William fosse un fantasma, il resto della storia è comunque deboluccio e sembra senza scopo, oltre ad essere poco approfondito. Anche tutta la questione della leggenda della tigre dell'India sembra messa dentro un po' a caso. Insomma, mi dispiace ma proprio non ci siamo.
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