Titolo originale: La Bataille de Kadesh
Autore: Christian Jacq
Anno di pubblicazione: 1997
Editore: Mondadori
Pagine: 379
Iniziato il: 28 giugno 2011
Terminato il: 30 giugno 2011
Valutazione: ★★★★
Il cavallo di Danio galoppava sulla pista ardente che portava alla Dimora del Leone, una borgata della Siria del Sud fondata dall'illustre Faraone Sethi. Egiziano da parte di padre e siriano da parte materna, Danio aveva fatto proprio l'onorevole mestiere di portalettere e si era specializzato nella consegna di messaggi urgenti. L'amministrazione egiziana gli forniva cavallo, cibo e vestiario; Danio godeva di una dimora da funzionario a Sile, città frontaliera del nordest, e alloggiava gratis nelle stazioni di posta. Insomma, una gran bella vita, continui viaggi e l'incontro con siriane poco scontrose, talvolta desiderose di sposare un funzionario il quale tagliava la corda a grande velocità non appena il legame prendeva una piega troppo seria.
(incipit)
Recensione ritardataria per mancanza di ispirazione: sono giorni che ci giro intorno e non riesco mai a decidermi a scriverla, nonostante ormai sia quasi alla fine del romanzo successivo (che però ho tirato in lungo causa altre distrazioni).
Come i precedenti, anche questo romanzo mi ha appassionato parecchio: ormai mi sto affezionando ai personaggi come mi succede ogni volta che inizio una saga e già so che lasciarli sarà estremamente doloroso. Intanto continuo ad accompagnare Ramses e gli altri nelle loro avventure, che questa volta li portano ad incontrarsi faccia a faccia con i nemici che finora si erano sempre tenuti nell'ombra: gli Ittiti. Ho molto apprezzato i capitoli che parlano di questo popolo, prima di tutto perchè hanno dato nuova linfa al racconto con l'introduzione di nuovi personaggi e la narrazione degli episodi guerreschi della battaglia di Quadesh e in secondo luogo perchè trovo estremamente interessante paragonare due culture contemporanee ma così diverse. La scena della battaglia di Ramses, [SPOILER] che abbandonato dai suoi sconfigge da solo l'esercito ittita [SPOILER], è secondo me la più affascinante e a mio parere lascia trasparire il vero senso che Christian Jacq ha voluto dare alla saga, ovvero non quello di una cronaca romanzata della vita di Ramses, bensì una specie di romanzo epico, in cui la storia e la mitologia si fondono. Una sorta di "Iliade d'Egitto", anche se indubbiamente di un altro livello.
Per finire, non resisto purtroppo alla tentazione di fare un mega spoiler, che camufferò ovviamente in maniera adeguata: [SPOILER] che gioia, Asha non è una spia di Shenar ma è rimasto fedele a Ramses!! La sua era tutta una messinscena ben studiata (e magistralmente interpretata) per tenere Shenar sotto controllo. Peccato che il maledetto sia riuscito a fuggire, sono sicura comunque che farà la fine che si merita. [SPOILER] Ecco, finito, chiedo scusa ma non potevo non esprimermi! ^_^
Loto guardò lontano.
«Questo paese ti ama come tu lo ami, Maestà. Parlagli, e il paese ti parlerà.»
(Loto a Ramses)
Poi il Faraone uscì dal luogo puro e stette ad assistere alla nascita del sole, il suo protettore, che la dea del cielo aveva inghiottito al tramonto per farlo rinascere a levante dopo un aspro combattimento con le forze delle tenebre. Non era forse lo stesso combattimento che il figlio di Sethi si accingeva a condurre contro le orde ittite?
«Hai commesso un errore fatale, quello di credere che chiunque sia corruttibile. Non hai esitato a trafficare nella mia cerchia, ma ignoravi che un'amicizia può essere solida quanto il granito ed è così che sei caduto nella trappola che ti avevo teso.»
(Ramses a Shenar)
«Se commetti un errore» aveva detto Sethi «non attribuirne la colpa a nessuno, salvo che a te stesso, e correggi il tuo sbaglio. Battiti come un toro, un leone e un falco, sii folgorante come l'uragano, altrimeni sarai vinto.»
Ciao! Bentrovata nella tua nuova casa!!
RispondiEliminaLeggevo una cosa che hai scritto nel vecchio blog, che non riesci a importare il file da iobloggo. Ora, lo shce ti sei appena trasferita e quindi non credi di vada di cambiare di nuovo, ma hai provato con wordpress.com? Mi pare che lì sia possibile importare da qualunque altro sito di blog, magari installando qualche plugin, però dovrebbe esser facile! :)
Eccoti!! ^_^ Benvenuta!!
RispondiEliminaSi, Wordpress l'avevo già preso in considerazione in passato ma ci sono due aspetti che mi hanno fatto lasciar perdere: il primo è che non sono riuscita a capire come funziona (c'è quella brutta parola "mysql" che non riesco proprio a capire) e poi è lento da morire! In ufficio avevamo tentato di trasferire il sito su wordpress ma navigarci era un'agonia. Purtroppo questa cosa dell'importazione mi scoccia parecchio in effetti, anche perchè perderei tutti i commenti. Adesso vedo, al massimo riprendo i post solo fino ad un certo punto e poi lascio i link con il vecchio blog... dipende da quando mi stuferò di copiarli uno per uno! ^_^
Io ho 3 blog sul mio dominio, e mi ci trovo benissimo, sinceramrnte non mi sono mai parsi più lenti degli altri!
RispondiEliminaCosa sia mysql non lo so nanch'io, so solo che serviva e ho comprato il servizio! ;)
Io però ti suggerivo wordpress.com, che come blogger permette di creare un proprio blog con l'indirizzo "worpress.com": anche per quello serve mysql? Credevo di no!
Per intenderci, un blog come questo: http://nuvolette.wordpress.com/
Ti capisco bene per quanto riguarda i messaggi, io in una delle mie tante importazioni ho perso alcuni post, e m'è discpiaciuto soprattutto per quello, perché ala fine i post ce li ho tutti salvati sul pc (sono malata per i backup!!!!).
Comunque, hai provato a fare un ricerchina su google per vedere se è possibile convertire i file di esportazione di iobloggo in quelli di blogger? Perché non si sa mai, magari qualcuno c'è già passato, e ha scritto come ha fatto! :)