Paura

Titolo originale: Fear
Regista: James Foley
Anno: 1996
Genere: Thriller
Cast: Mark Wahlberg (David McCall), Reese Witherspoon (Nicole Walker), William Petersen (Steve Walker), Amy Brenneman (Laura Walker), Alyssa Milano (Margo Masse)

Visto il: 10 luglio 2011
Valutazione: ★★

Ieri sera in tv si sono davvero scatenati: prima "Snakes on a plane" (che mi sono risparmiata accendendo il televisore all'ultima, penosa scena) poi questo film assolutamente inutile e fatto abbastanza coi piedi.

Nicole è un'ingenua sedicenne che si innamora di David, un ragazzo dalle amicizie poco raccomandabili ma apparentemente molto dolce e sensibile. Il padre di Nicole non vede di buon occhio David, che il suo istinto gli fa percepire come una persona di cui diffidare, e cerca di allontanare la figlia da lui nonostante le rimostranze della ragazza e i tentativi della moglie di minimizzare il pericolo. Dopo qualche tempo, però, David inizia a mostrare i segni di un attaccamento morboso a Nicole che lo porta a compiere azioni violente rivolte soprattutto coloro che la sua mente malata ritiene vogliano dividerli.

L'idea che ho avuto guardando "Paura" è quella di un film fatto tanto per fare qualcosa, perchè la maggior parte degli eventi che accadono sono o poco credibili o completamente senza motivazione. Prima di tutto non si capisce come sia possibile che il padre capisca subito alla prima occhiata che David abbia qualcosa che non va, soprattutto perchè nell'occasione in cui Nicole lo presenta alla famiglia, il ragazzo si comporta in modo esemplare. Va bene l'intuito e il senso paterno, ma con un minimo di credibilità! Anche Nicole è abbastanza stordita: se il mio fidanzato si scagliasse contro il mio migliore amico massacrandolo di calci solo perchè mi ha salutata abbracciandomi credo che qualche sospetto sulla sua sanità mentale mi verrebbe. La sequenza finale, poi, è il massimo: l'assedio alla villa da parte del gruppo di delinquenti amici di David. Ma gli americani le porte blindate non sanno nemmeno cosa siano, vero? Infine l'intervento del fratellino supereroe: a otto anni o giù di lì viene spedito da solo a cercare il cellulare nella macchina della madre per chiamare aiuto. Nel mentre, approfitta per far fuori un cattivone mettendolo sotto con l'auto (che sa guidare) e liberare i genitori: tutto questo senza che nessuno si accorga di nulla. Credo di aver detto abbastanza, no?

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