In questo romanzo d'esordio del giovane Dostoevskij emerge immediatamente il talento che caratterizzerà tutte le sue opere successive: la capacità di trasferire su carta l'animo degli uomini attraverso i suoi personaggi. Il romanzo è scritto sotto forma di uno scambio epistolare tra i due protagonisti, una povera orfana malaticcia e sventurata e un suo lontano cugino, di estrazione umile e forse innamorato di lei (non uso i nomi perché non ho davanti il romanzo e non ricordo come si scrivono); i due vivono in un contesto di povertà e attraverso le loro lettere conosciamo da vicino le drammatiche storie di alcuni loro conoscenti. Ho trovato i personaggi estremamente realistici nei loro pregi e difetti e soprattutto mi hanno commosso alcuni episodi narrati nelle lettere. Anche il finale mi è piaciuto molto: triste ma allo stesso tempo con una lievissima speranza di miglioramento, almeno materiale.
Voto: 8/10
♥ Questo libro fa per voi se... amate il buon vecchio Fedor e desiderate leggere tutta la sua produzione, l'esordio non può mancare...
Mini recensione molto carina ^_^ prima o poi lo leggerò!
RispondiElimina