#TBR di Ottobre


Domani è il primo giorno di ottobre e io sono prontissima con la mia lista dei libri che vorrei riuscire a leggere in questo mese che personalmente adoro. Come sempre mi diverto molto a stilare liste di libri ma è davvero difficile che alla fine riesca a rispettarle, semplicemente perché spesso l'umore del momento mi fa scegliere letture diverse oppure perché non ho tempo di leggere tutto quello che vorrei.


  • Ad ottobre innanzitutto proseguirà la mia lettura de "I Fratelli Karamazov" che sto seguendo con un gdl che mi terrà impegnata fino a dicembre e che mi porterà a leggere circa 300 pagine di questo tomone che ne conta più di 800.

  • Per accompagnare la lettura di Dostoevskij cercherò di andare avanti in due saghe che ho iniziato lo scorso anno e che voglio assolutamente concludere, visto che ne ho troppe attualmente aperte: sto parlando della saga della Torre Nera di Stephen King, con "La sfera del buio" e la Trilogia del Millennio di Stieg Larsson con "La ragazza che giocava con il fuoco". Sono due volumoni ma talmente appassionanti e scorrevoli che so di riuscire a leggere molto rapidamente.

  • Infine mi piacerebbe riuscire a leggere un romanzo che ho preso in prestito a settembre in biblioteca (e che quindi probabilmente inizierò prima degli altri), ovvero "L'istituto per la regolazione degli orologi" di Ahmet Hamdi Tanpinar autore turco che ha scritto questo romanzo dal titolo stranissimo che mi ha subito colpito e che dovrebbe essere un romanzo storico.

Ecco, questi sono i miei progetti di lettura per il mese di ottobre: dubito fortemente di riuscire davvero a leggere tutta questa roba ma l'importante è sognare!! ^_^ 

GDL "I Fratelli Karamazov": commento I tappa

E' iniziato ormai da due settimane il gruppo di lettura su "I Fratelli Karamazov" di Dostoevskij che si sta svolgendo su questo gruppo Facebook: siamo in cento, cento matti che leggono insieme i Karamazov! E' un'esperienza bellissima ma io ovviamente sono già indietro, avendo scoperto il gruppo con una settimana di ritardo rispetto alla tabella di marcia.
Non so se riuscirò a mettermi in pari, in ogni caso ho pensato di pubblicare di settimana in settimana i miei commenti sulla parte letta, per poi riassumere il commento generale nel classico post di fine lettura.


Questo post contiene SPOILER!

Il Primo Libro dei Karamazov è un'unica grande introduzione della famiglia di cui ci accingiamo a leggere le vicissitudini: ci viene presentato il padre, Fëdor Pavlovič, che viene descritto in un modo che è già emblematico di per se
...il tipo di persona non soltanto abietta e depravata, ma anche balorda, di quei balordi, però, che sanno gestire egregiamente i propri affarucci e, a quanto pare, solo quelli.
Fedor (nei commenti lascerò perdere tutti gli accenti, altrimenti vado fuori di testa) è un essere disgustoso: viscido, volgare, che dilapida in donne e altri vizi tutto il denaro su cui riesce a mettere le mani. Si è sposato due volte e per due volte ha perso la moglie, la prima che è fuggita da lui con un altro uomo abbandonando il figlio (nei romanzi russi sembra andare di moda che le mogli mollino i figli al marito: anche in Anna Karenina accadeva esattamente lo stesso), la seconda morta poiché soffriva di crisi isteriche o simili.

Fedor ha avuto tre figli: Dmitrij, detto Mitja, avuto dalla prima moglie, Ivan e Alëša avuti dalla seconda. I tre ragazzi sono cresciuti tutti lontano dal padre, che durante l'infanzia si è praticamente dimenticato di loro e li ha lasciati alle cure di parenti vari, ma mentre Mitja ritorna dal padre per chiedergli la parte di eredità che gli spetta (e che scoprirà non esistere) - perché anche lui conduce una vita non estrema come quella del padre ma comunque bella allegra, diciamo così - e non ottenendola inizierà con lui una battaglia fatta di litigi e scenate, gli altri due hanno un carattere molto più posato che non si mette in contrasto con quello di Fedor e riescono a conviverci senza troppi problemi.

I protagonisti del romanzo saranno naturalmente i tre fratelli, ciascuno con un carattere e delle aspirazioni diverse dagli altri: di Mitja ho già parlato, Ivan è un intellettuale con la coscienza in tumulto, mentre Alesa è un novizio che presta servizio in un monastero vicino al luogo dove vivono i Karamazov.

L'azione ha inizio nel secondo libro, che la tappa mi ha portato a leggere solo fino al capitolo VI: la vicenda si svolge presso il monastero dello starec (ovvero un mistico cristiano ortodosso) Zosima dove Alesa presta servizio e dove l'intera famiglia si è riunita per ricevere il parere dello starec sulle tensioni famigliari rappresentate dalle liti economiche tra Mitja e il padre. La scena che si svolge nella stanza dello starec è ai limiti dell'assurdità: Fedor, che è un bugiardo senza alcun ritegno e un attore incredibile, si lancia in un'invettiva sfrenata contro il figlio arrivando a rinfacciargli addirittura di corteggiare, ed essere preferito, dalla stessa donna che è l'amante di Mitja (si tratta di una specie di prostituta non dichiarata). Nasce così un'altra accesissima discussione che si conclude con un fatto che lascia tutti sconcertati: lo starec all'improvviso si alza e si prostra ai piedi di Mitja, senza spiegazioni. Dopo questo avvenimento il gruppo lascia la casa dello starec e si accinge a recarsi ad un pranzo organizzato in loro onore dall'igumeno, ovvero il capo della congregazione. Il capitoletto si chiude con Fedor che se ne va dicendo che non parteciperà al pranzo e gli altri che si recano invece verso il luogo del banchetto.

Devo dire che questo primo approccio col romanzo è stato abbastanza buono, ma non eccezionale, principalmente perché nonostante alcuni eventi si siano già verificati, siamo ancora in una fase introduttiva: abbiamo conosciuto i personaggi, adesso dobbiamo capire le dinamiche che si creano tra loro e che porteranno poi al cuore del romanzo. Ho trovato tutta la discussione sul rapporto tra Chiesa e Stato che si svolge durante il colloquio con lo starec abbastanza interessante, senza però che catturasse davvero la mia attenzione: preferisco i dibattiti filosofici che riguardano la persona piuttosto che le questioni politiche.

Recommendation Monday, #11


Recommendation Monday è rubrica gestita dal blog Una fragola al giorno: ogni lunedì verrà consigliato un libro sulla base di un tema diverso ogni settimana.

Consiglia un libro ambientato nel Regno Unito

Come si capisce abbastanza facilmente andando a spulciare la lista dei miei libri preferiti io adoro gli autori britannici e più in generale amo i romanzi ambientati in Inghilterra, indipendentemente dall'epoca storica. Rispetto al mio solito quest'anno ho letto meno libri ambientati in questa nazione e tra questi c'è stato un romanzo di Jane Austen che ancora mi mancava e che mi ha fatto letteralmente venire gli occhi a cuoricino:

PERSUASIONE
di Jane Austen

Anne Elliot, la protagonista del romanzo, ha sbagliato: da giovanissima, appena diciannovenne, si è lasciata convincere dall'opposizione del padre, Sir Walter, e dalla "persuasione" di Lady Russell a rompere il fidanzamento col giovanissimo ufficiale di marina Frederick Wentworth, amatissimo ma non ricco. Adesso, a ventisette anni, Anne è sola; per di più le sorti economiche della sua famiglia hanno subito un rovescio e il padre è stato costretto a dare in affitto la propria tenuta all'ammiraglio Croft. Ma un giorno l'ammiraglio riceve la visita del proprio cognato, un affermato e facoltoso capitano di marina: è Frederick, e questa volta, otto anni dopo, Anne ha la sua seconda occasione. Ultimo e più maturo romanzo della Austen, Persuasione contiene un impareggiabile ritratto della provincia inglese d'inizio Ottocento e, attraverso la contrastata vicenda della protagonista, una intensa polemica antiaristocratica.

Aggiornamenti, buoni propositi e letture d'estate

Buongiorno a tutti cari libromani e buon autunno!

Ho pensato di scrivere questo post per fare un po' il punto della situazione visto che ultimamente sto progressivamente svanendo e l'aggiornamento del blog è diventato sempre meno frequente. Purtroppo il motivo, o meglio i motivi, sono sempre gli stessi: il tempo e la stanchezza. Poco tempo per leggere, poco tempo per scrivere i post, anche quelli più semplici, la mancanza di voglia di concentrarmi anche dopo la giornata lavorativa per scrivere un commento sensato sui libri che leggo.

Avrei tante idee in mente per rendere questo blog molto più interessante e ricco ma purtroppo non so se e quante ne riuscirò a realizzare. In ogni caso mi piacerebbe riuscire a fare almeno un ultimo tentativo per mantenere un minimo di vita nel mio spazietto e il primo punto è eliminare tutto quello che mi blocca: uno di questi blocchi è rappresentato dalle recensioni che devo ancora scrivere sui libri letti ad agosto ma che non ho assolutamente voglia di fare e che mi hanno obbligato a lasciare in sospeso il commento sulla mia prima lettura autunnale che ho già bello pronto nelle bozze da una settimana. Quindi ho deciso che mi rassegnerò alla pigrizia e pubblicherò qui in blocco le recensioni mancanti così da poter superare questo scoglio ed essere pronta ad incagliarmi da qualche altra parte! ^_^ 

Ecco quindi le rimanenti letture del mese di agosto:
  1. "L'ultimo sogno" di Valentina Fontana
    Questo romanzo è stato per me una piacevole sorpresa: quando l'ho preso, completamente a caso dallo scaffale della biblioteca, ero pronta ad andare incontro ad una cocente delusione da young adult superficiale e tirato per i capelli. Nonostante ciò l'ho preso comunque visto che avevo bisogno di letture scorrevoli e poco impegnative e non rimpiango affatto la scelta. "L'ultimo sogno" è effettivamente un romanzo per lettori giovani ma è ben strutturato: l'ambientazione è una Milano distopica in cui la realtà virtuale è stata sviluppata ai massimi livelli ed è possibile vivere una vita parallela all'interno della propria coscienza. Naturalmente questa pratica ha molti risvolti illegali e la protagonista Alex, una delle poche persone in grado di entrare nell'Imoconscio senza perdere coscienza di se, sarà costretta a rischiare la vita in una di queste realtà virtuali per salvare la sua amica Miri.
    Per il momento sembra essere uno "stand-alone", anche se penso che fosse stato strutturato per essere una saga visto che ci sono molti argomenti appena accennati che avrebbero meritato maggiore approfondimento; in ogni caso lo consiglio se avete voglia di un'avventura originale, appassionante e che non costi troppa fatica (io l'ho divorato).


    Voto: 7/10
  2. "Le vocali della signora Krnc" di Jane Cutler
    Primo dei due libri per ragazzi letti quest'estate: io sono un'amante della letteratura per l'infanzia e ogni tanto mi piace prendere in prestito in biblioteca i romanzi che fanno parte delle collane che amavo da bambina e che non ho mai letto: questo libro fa parte della collana Mondadori Junior, è destinato ai lettori dai 9 anni in su ed è un libro che parla della diversità in maniera molto fresca e genuina. Nel paese in cui vivono Rachel e Brian c'è una disputa tra vicini: il signor Gioia è molto arrabbiato perché la signora Krnc proprio non vuole capire che deve smettere di dare da mangiare ai piccioni che, radunandosi attorno a casa sua, riempiono dei loro bisogni tutto il quartiere. Mentre i vicini si riuniscono per trovare il modo di cacciare la signora Krnc, i due bambini sono gli unici che si prendono il disturbo di provare a farsi capire dall'anziana signora portandole ciò che le manca: le vocali.


    Voto: 6.5/10
  3. "Nick e il Glimmung" di Philip K. Dick
    Un racconto per ragazzi scritto da uno dei grandi della fantascienza (del quale non sono ancora riuscita a leggere nulla... io e questo genere non andiamo molto d'accordo, a meno che non si tratti della "Guida galattica") e che è anche una metafora ecologica: la famiglia Graham decide di allontanarsi dal pianeta Terra a causa del loro micio, Horace. Sulla Terra sovrappopolata e senza più risorse è infatti vietato possedere animali domestici e Nick e i suoi genitori non hanno alcuna intenzione di abbandonare il loro gatto. Partono così per il Pianeta dell'Aratro, dove la libertà si paga dovendo convivere con creature pericolosissime e su cui spadroneggia il cattivissimo Glimmung, che la famigliola si inimicherà appena giunta sul pianeta rubando senza saperlo un libro magico che è anche la chiave per sconfiggerlo.
    Non so se dico una castroneria imperdonabile ma ho trovato il racconto abbastanza superficiale e, nonostante l'abbia trovato carino e fantasioso, mi ha lasciato un po' indifferente.


    Voto: 6/10
  4. "Scegli la tua vita!" di Jacques Attali
    Non ho molto da dire su questo libro: non sono un'appassionata di saggi motivazionali alla "credi in te stesso" in quanto ritengo che alla fine usino tanti giri di parole per non dire assolutamente nulla. Questo era in super offerta sul Kobo Store (tipo a 0,99 euro, una cosa simile) e proprio in una giornata in cui avevo bisogno di una lettura di questo tipo; anche lui ovviamente non dà nessuna soluzione ma porta molti esempi di persone che hanno raggiunto i loro obiettivi di vita o lavorativi perché hanno lottato strenuamente per ciò in cui credevano. Non che adesso io abbia trovato la chiave di volta che farà avverare tutti i miei sogni ma è stato un bel confronto.


    Voto: 6/10
  5. "Il burattinaio" di Francesco Barbi
    Mi dispiace tantissimo non scrivere la recensione di questo romanzo: se la sarebbe pienamente meritata!
    "Il burattinaio" è il seguito (e capitolo conclusivo) della saga iniziata con "L'acchiapparatti", libro che ho letto ormai qualche anno fa grazie ad una catena di lettura su aNobii. Purtroppo ricordavo molto poco del primo romanzo, sarebbe stato il caso di rileggerlo ma in biblioteca non l'avevano e così mi sono adattata: in realtà sono riuscita quasi subito a tornare in linea con la storia e devo dire che non solo questo secondo volume non mi ha delusa, ma forse mi è piaciuto anche più del precedente. Si tratta di quello che forse sarebbe giusto definire come un Dark Fantasy, ovvero un fantasy nel quale la dicotomia tra bene e male non è netta come nell'High Fantasy e anche i protagonisti del romanzo hanno dei lati oscuri (molti, a dire il vero).
    Non voglio raccontarvi nulla della trama perché trattandosi di un seguito farei un sacco di spoiler già solo cominciando ad elencare i personaggi quindi vi dico solo LEGGETELO e non ve ne pentirete. Purtroppo per qualche oscuro motivo i due volume sono fuori catalogo (ma perchèèèè??? Dalai, siete dei pazzi??!!) ma sono facilmente recuperabili nelle biblioteche o usati su internet. Costicchia, è vero, ma ne vale la pena!!


    Voto: 8.5/10
  6. "Sulla pelle" di Gillian Flynn
    Secondo romanzo che leggo di questa autrice, in realtà cronologicamente precedente a "L'amore bugiardo" ma secondo me a lui superiore per qualità. In "Sulla pelle" ho ritrovato moltissime caratteristiche che lo accomunano al precedente: personaggi mentalmente instabili, che hanno tra loro relazioni morbose e assolutamente non sane oltre alla quasi totale assenza di suspense che invece ci si potrebbe aspettare (ma che secondo me non rende il romanzo meno appassionante). Il libro racconta la storia di una giornalista, Camille, spedita nel suo paese d'infanzia per indagare sulla scomparsa di una bambina. Qui si scontrerà con il suo passato e con il ricordo della tragica morte della sorellina malata. Ok, detto così fa schifo, però la capacità della Flynn di entrare nella testa malata e psicopatica dei suoi personaggi è tale da portare la parte thriller in secondo piano (in effetti "il colpevole" si ipotizza molto in fretta) ma di renderlo comunque un romanzo avvincente e dal quale è impossibile staccarsi. A mio parere stra-consigliato, specie se come me avete trovato "L'amore bugiardo" troppo forzato.


    Voto: 7.5/10
  7. "Pane, cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs" di Fannie Flagg
    Ultimo libro della mia estate passata alla larga dalle letture impegnative (quelle le riservo per l'autunno e l'inverno) e un'autrice che per me è una garanzia per i momenti di crisi da lettura o estrema stanchezza: Fannie Flagg. A parte il titolo improponibile (basta tradurre i titoli dei suoi romanzi tutti allo stesso modo, che noia!!) "Pane, cose, ecc. ecc." è stato veramente l'ultimo tocco d'estate: fresco, scorrevole, luminoso. Ammetto che in realtà cercavo, e avrei sperato di trovare, una storia più "rustica", in cui Elmwood Springs rappresentasse l'ambientazione principale e i personaggi fossero i suoi allegri e pacioccosi abitanti; in realtà la protagonista è Dena, una giornalista televisiva in carriera con un luminoso futuro che si scontra però con la durezza e la voracità dello show business dove tutti sono pronti a divorarsi a vicenda al minimo cenno di cedimento. Per cercare di far luce su dei punti oscuri del suo passato che potrebbero danneggiarla, Dena si mette alla ricerca delle tracce di sua madre, che è sparita anni prima lasciandola completamente sola al mondo. O meglio, quasi completamente, perché l'unica traccia della sua famiglia è ad Elmwood Springs e sarà proprio da quei suoi parenti sempliciotti che avrà inizio la sua ricerca.
    Si tratta di un romanzo molto carino, con dei risvolti anche un po' "di indagine" ma nulla di particolarmente approfondito. Ho ovviamente amato tutte le parti ambientate ad Elmwood (che fortunatamente nella seconda metà del romanzo prendono il sopravvento sulle altre) e i suoi abitanti. Naturalmente proseguirò nella lettura di questa "serie" (metto le virgolette perché i tre romanzi che la compongono sono tutti leggibili singolarmente) e in generale di tutti i romanzi della Flagg.


    Voto: 7.5/10

Le mie letture estive sono finite: ho letto un sacco nelle mie tre settimane di ferie e sono proprio contenta perché ne avevo davvero bisogno. Ora sono pronta per affrontare (anche se siamo già al 25 di settembre) un autunno che spero sia pieno di belle letture e anche di qualche nuova rubrichina, magari legata al cinema visto che sono mesi che non parlo più dei film che vedo. 
Buon sabato a tutti e buone letture!!!

Recommendation Monday, #10


Recommendation Monday è rubrica gestita dal blog Una fragola al giorno: ogni lunedì verrà consigliato un libro sulla base di un tema diverso ogni settimana.

Consiglia un libro con ambientazione storica

Il libro che vi consiglio oggi è il primo che mi è venuto in mente appena letto il tema della settimana, oltre ad essere forse uno dei più intriganti e appassionanti letti finora:

I PILASTRI DELLA TERRA
di Ken Follett

Un mistery, una storia d'amore, una grande rievocazione storica: in quella che è la sua opera più ambiziosa e acclamata, Ken Follett tocca una dimensione epica, trasportandoci nell'Inghilterra medievale al tempo della costruzione di una cattedrale gotica. Intreccio, azione e passione si sviluppano così sullo sfondo di un'era ricca di intrighi e tradimenti, pericoli e minacce, guerre civili, carestie, conflitti religiosi e lotte per la successione al trono. Un romanzo che si sviluppa lungo più di quarant'anni di storia, i cui indimenticabili protagonisti sono vittime o pedine di avvenimenti che ne segnano i destini e rimettono continuamente in discussione la costruzione della cattedrale.


Libro FAN-TAS-TI-CO, è un vero e proprio viaggio indietro nel tempo ed una storia emozionante; non fatevi spaventare dalla mole (che mi rendo conto essere davvero imponente), è un romanzo che merita di essere letto.

Recensione: "Il segreto della libreria sempre aperta"

(Mr. Penumbra's 24-Hour Bookstore)
di Robin Sloan

Formato: Hardcover, 306 pagine
Editore: Corbaccio, 2013
Genere: Mistery, avventura
Data prima pubblicazione: 2012
Lettura n.: 41/2015
Preso da: Biblioteca


Voto: 7/10

Perso tra le ombre degli scaffali, quasi ruzzolo giù dalla scala. Sono esattamente a metà. Il pavimento della libreria è lontano sotto di me, come la superficie di un pianeta che mi sono lasciato alle spalle. Le cime degli scaffali mi sovrastano là dove dominano le tenebre: non c'è molto spazio tra i libri e la luce non riesce a filtrare.
incipit
Commento
Mi sono divertita moltissimo a leggere questo romanzo, ambientato nel mondo dei libri e delle biblioteche, in cui il protagonista Clay, giovane libraio neo assunto dopo una fallimentare carriera nel mondo del web design, deve svelare il mistero di una società segreta che si nasconde tra i volumi polverosi di una buia libreria di San Francisco.

Negli ultimi tempi ho notato che vengono pubblicati molti libri che cercano di attirare i lettori utilizzando il binomio misteri/libri ma finiscono poi per rivelarsi della delusioni non rendendo davvero i libri il fulcro della vicenda ma usandoli solo come "specchietto per le allodole". Al contrario questo romanzo ha soddisfatto le mie aspettative rivelandosi una lettura molto piacevole, con personaggi interessanti e divertenti, un'avventura appassionante e un'ambientazione che è davvero quella che mi aspettavo, con librerie piene di scaffali alti fino al soffitto, vecchi libri dalle pagine ingiallite, società segrete con adepti incappucciati e un'inaspettato ruolo della tecnologia che si integra perfettamente nella vicenda senza rovinare lo spirito del romanzo.

L'aspetto che potrebbe forse non soddisfare tutti i lettori è la quasi totale mancanza di suspense, tanto che personalmente lo classificherei più tra i romanzi d'avventura che non tra i mistery: il ritmo rimane alto durante tutta la vicenda e non vi sono momenti morti, però non c'è mai un istante in cui si sia portati a pensare "oddio, e adesso che succede?" perché la storia rimane sempre piuttosto lineare e senza sottoporre mai il lettore ad attimi di vera tensione. Per quanto mi riguarda questo non mi ha portato ad apprezzare meno la storia, però mi rendo conto che se si cerca un romanzo che faccia tenere il fiato sospeso si potrebbe uscire delusi da questa lettura.


Lettura: 10 - 12 agosto 2015
Ambientazione: San Francisco/California/USA - New York/USA
La serie: #0.5 Ajax Penumbra 1969, #1 Il segreto della libreria sempre aperta