Top Ten Tuesday, #5


Le dieci cose che mi piacciono/non mi piacciono quando si parla di amore nei libri

"Top Ten Tuesday" è una rubrica nata sul blog The Broke and the Bookish che consiste nel pubblicare ogni settimana una diversa classifica tematica.

Martedì scorso ho saltato l'appuntamento per totale mancanza di tempo... non che oggi ne abbia di più ma mi sono ritagliata mezz'oretta per postare. La top ten di questa settimana sarà divisa in due top five: una per ciò che mi piace e una per ciò che non mi piace.

MI PIACE
1. L'amore "in terza età". Mi piacciono particolarmente le storie che parlano dell'amore tra persone anziane: quell'amore fatto di esperienze condivise, di sostegno reciproco, di rituali e gesti quotidiani.

2. L'amore "all'antica". Tutto ciò che è antico ha un grande fascino per me e l'amore non fa eccezione: adoro trovare nei grandi classici della letteratura le scene d'amore, perché spesso sono così delicate, con questi uomini che sognano dietro una ciocca di capelli o le fanciulle che sospirano alla finestra pensando al loro amore.... ho gli occhi a cuoricino...

3. L'amore tragico. Esattamente l'opposto di quello che ho detto prima ma si, mi piace molto anche l'amore tragico, quello che rovina la vita. Questo non perché mi piaccia vedere soffrire i personaggi, poverini, ma perché è l'occasione per far emergere tratti del loro carattere che una storia d'amore che va liscia come l'olio non porterebbe mai alla luce.

4. L'amore inaspettato. Ovvero quello che nasce tra due personaggi al termine di un percorso di evoluzione, che li fa trovare più vicini di quanto non fossero all'inizio del romanzo.

5. Il lieto fine. Per forza. Questo non vuol dire che legga o voglia leggere solo romanzi che finiscono bene, però è innegabile che il lieto fine sia rassicurante e ogni tanto, in mezzo a tante tragedie (che spesso sono sicuramente più interessanti), un bel "e vissero felici e contenti" fa tirare un sospiro di sollievo.

NON MI PIACE
1. La sottomissione come valore. Non mi piacciono le storie che descrivono come esempio di amore una relazione tra due persone in cui una è sottomessa al volere/potere dell'altra. Questo non è amore, è una relazione che pone i due componenti della coppia su due diversi livelli, di cui uno è sottoposto all'altro. Per questo motivo non ho intenzione di leggere le cinquanta sfumature o quell'altra saga per ragazzi "Uno splendido disastro", ecc. in cui queste relazioni vengono poste come un modello positivo.

2. Il linguaggio volgare. L'unico libro dal contenuto erotico che ho letto finora è stato "L'amante di Lady Chatterly", romanzo che secondo me molti scrittori e scrittrici dovrebbero leggere, rileggere e ancora rileggere per imparare come si parla di sesso in letteratura, come farlo diventare arte al pari della descrizione di un paesaggio. Odio i libri in cui il sesso viene reso con immagini basse e volgari, il primo esempio che mi viene in mente è "La dama e l'unicorno": mi ha dato un enorme fastidio. Motivo per cui penso che come letteratura erotica le mie uniche future letture saranno i libri di Anais Nin.

3. I triangoli amorosi. Semplicemente è una formula che è stata troppo sfruttata ultimamente e hanno rotto le scatole.

4. Le forzature. Le odio in generale ma per quanto riguarda l'amore nei romanzi odio quando viene inserito solo perché deve esserci, perché va di moda, perché altrimenti senza la storia d'amore la gente non comprerebbe il libro.

5. I cliché. In realtà non li odio, ogni tanto hanno un po' la funzione del lieto fine: rassicurano. Certo è che quando sono troppi e tutti concentrati nello stesso romanzo, allora c'è qualcosa che non va.

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