My rating: 5 of 5 stars
Ho iniziato a leggere questo libro con altissime aspettative: lo paragonavano a "La Tredicesima Storia" di Diane Setterfield, libro che mi ha letteralmente stregata e ho pensato che non potevo assolutamente perdermelo. Ieri sera ho girato l'ultima pagina e mi sono sentita terribilmente triste: non avrei più letto di Nell, di Cassandra, ma soprattutto di Eliza! Una bellissima storia, il paragone con il libro della Setterfield è perfettamente azzeccato. Purtroppo non è ancora stato tradotto in italiano, anche se ci sono buone probabilità, dato che di un'altro libro di Kate Morton esiste invece una traduzione (fast forward: è stato tradotto! Si trova con il titolo "Il giardino dei segreti").
La protagonista della storia è Nell, che il giorno del suo ventunesimo compleanno scopre che quella che ha sempre considerato la sua famiglia l'ha in realtà adottata quando a soli quattro anni è stata trovata da sola sul molo del porto di Maryborough, in Australia. Molti anni dopo questa scoperta, alla morte del padre Nell rientra in possesso dell'unico oggetto che aveva con sé durante il viaggio: una valigia contenente dei vestiti, pochi soldi e un libro di fiabe. E' proprio da questo libro che inizia il viaggio che porterà Nell in Cornovaglia alla ricerca delle sue origini, e dopo la sua morte, anche la nipote Cassandra, che riuscirà finalmente a svelare il mistero delle origini della nonna riportando alla luce i segreti della famiglia Mountrachet.
L'aspetto che più mi ha entusiasmata del libro è stato il fatto che non è assolutamente prevedibile, probabilmente anche grazie al continuo cambio di punti di vista tra le varie epoche: si viaggia infatti tra il punto di vista di vari personaggi agli inizi del 1900, quello di Nell intorno al 1970 e quello di Cassandra nel 2005. Questo permette all'autrice di lasciare aperte moltissime piste di interpretazione che girano intorno alla vera soluzione del mistero, il quale si riesce a ricostruire però solo alla fine...e lascia davvero di stucco!!
Il personaggio a cui mi sono particolarmente affezionata è la povera Eliza, che soffre per tutta la vita nonostante le dovrebbe spettare tutt'altro. La più odiosa è ovviamente quella vipera di Adeline Mountrachet per la quale speravo in una fine misera e dolorosa (ma non aggiungo altro per evitare spoiler).
Iniziato il: 30 marzo 2010
Terminato il: 18 aprile 2010
Terminato il: 18 aprile 2010
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