Le mie letture: Alice Casanova e il segreto di Villa delle Rose, di Rebecca Mazzarella

Alice Casanova e il segreto di Villa delle Rose (Italian Edition)Alice Casanova e il segreto di Villa delle Rose di Rebecca Mazzarella
My rating: 3 of 5 stars

Quando mi è stato proposto di leggere questo romanzo per poi pubblicarne la recensione, inizialmente propendevo per il "no": già scottata troppe volte dal self publishing, in pieno blocco del lettore, con i canali social praticamente tutti fermi in attesa di non si sa bene quale ispirazione, non mi sentivo in grado di poter mantenere il mio impegno e non volevo approfittare di un'autrice che mi avrebbe inviato la copia del suo romanzo e avrebbe giustamente atteso la mia opinione in tempi ragionevoli. Però la trama mi ispirava così tanto! Libro per ragazzi, magie e incantesimi e una storia fantasy ambientata in Italia... sapete quando un libro vi chiama? Ecco, è proprio quello che mi è successo con Alice Casanova e il segreto di Villa delle Rose e ora che l'ho terminato posso dire di essermi davvero goduta ogni pagina di questa storia magica e avvicente.

Il romanzo è molto ispirato alla saga di Harry Potter, la cui influenza si distingue in modo abbastanza netto nella struttura del romanzo e in diversi personaggi, ma soprattutto l'autrice è secondo me riuscita ad ispirarsi alla Rowling per due elementi vicenti: innazitutto uno stile di scrittura fluido e accattivante che avvince e diverte e ti fa venire voglia di proseguire nella lettura senza mai staccarti dalle pagine. In secondo luogo il romanzo è ricco di dettagli con cui l'autrice ha arricchito il suo mondo, ponendo grande attenzione alla costruzione dell'ambientazione e non lesinando mai sui particolari, allo scopo di rendere più variopinto e reale quello che stiamo leggendo.

Un altro aspetto che ho apprezzato molto è stata la scelta di ambientare la storia in Italia invece di scegliere le solite, inflazionatissime Inghilterra o Stati Uniti, che sulla carta fanno anche figo, ma se non sono seguite da una profonda conoscenza dei luoghi possono solo portare al disastro annunciato. La vicenda si svolge quindi a Mirano, città natale dell'autrice, nella quale accanto alla gente comune vive una comunità di maghi e streghe di cui fa parte anche la protagonista, Alice, figlia di una delle famiglie più ricche del paese: i Casanova appunto.

Oltre ai maghi e alle streghe, per le strade di Mirano si muovono però anche altre creature, molto più inquietanti: di notte infatti nella cittadina scatta il coprifuoco e chi sbadatamente si ritrova a passeggiare dopo il calare del sole rischia di incontrare gli incubi, delle entità di vari gradi di malvagità che i non-maghi identificano come malviventi generici e in generale come tutto ciò che c'è di oscuro nelle nostre città. La gestione di queste creature e la loro convivenza con il popolo non magico è un aspetto della storia (forse l'unico in realtà) che ho trovato un po' fragile e che avrebbe credo meritato un approfondimento maggiore. Per il resto c'è davvero tutto: avventura, amicizie, pericoli, personaggi strampalati, bici volanti e un sacco di magia. 

Finalmente una bella storia, ben scritta, che va ad arricchire il panorama del self publishing italiano.

Le mie letture: Boy Erased, di Garrard Conley

Boy Erased: Vite cancellateBoy Erased: Vite cancellate by Garrard Conley
My rating: 3 of 5 stars

Boy Erased - vite cancellate è la storia storia autobiografica di Garrard Conley, nato e cresciuto in una comunità evangelica dell'Arkansas, che dopo aver dichiarato ai genitori la propria omosessualità viene sottoposto alla cosiddetta "terapia della conversione" da parte dell'associazione cristiana Love In Action che, fondata nel 1973, si poneva l'obiettivo di "curare" le persone omosessuali.

Il libro ci mostra dall'interno le violenze psicologiche perpetrate da queste "terapie" sulle persone che le subiscono: esercizi basati sul senso di colpa, sul costante ribadire il proprio stato di peccatori e sulla continua analisi di ciò che c'è di sbagliato in sé e nella propria genealogia familiare. Il tutto è condito da incessanti rimandi al testo biblico, che rendono l'atmosfera pesante e claustrofobica, proprio per la ripetizione ossessiva di queste frasi roboanti, minacciose e apocalittiche pronunciate dai personaggi.

Questi elementi, che da una parte aiutano a comprendere lo stato emotivo di continua pressione psicologica a cui è sottoposto il protagonista, hanno reso la mia lettura non troppo scorrevole, e da questo punto di vista credo mi abbia molto aiutato l'aver ascoltato il libro nella sua versione audiobook: mettersi le cuffie e far partire una storia, anche un po' pesante, aiuta moltissimo a superare anche i punti più lenti della narrazione.

L'elemento che mi ha più convinto è senza dubbio l'onestà con cui l'autore ci racconta se stesso e le proprie emozioni. Credo infatti che uno degli aspetti più difficili da accettare di questa storia sia proprio la figura dell'autore/protagonista: il Conley ragazzo che noi seguiamo durante la terribile esperienza che ha vissuto è totalmente parte della comunità in cui è cresciuto, la quale ha plasmato la sua identità e le sue idee. È lui per primo a sentire il bisogno di "curare" la propria omosessualità, a ritenere che i suoi genitori abbiano ragione a non poterlo accettare in quanto peccatore.

Si tratta di un atteggiamento che trovo perfettamente normale e più che comprensibile, che però crea anche delle sfumature di personalità nelle quali non è semplice identificarsi. Mi spiego meglio: i romanzi, ma più in generale le narrazioni di episodi di violenza (di qualsiasi genere) tendono spesso a trasporre la personalità delle vittime il più possibile scevra da contraddizioni o contrasti, come se una persona potesse guadagnarsi il ruolo di vittima soltanto se ha vissuto come una sorta di santo martire o se i suoi tentativi di ribellione siano stati tarpati crudelmente dai suoi carnefici. In questo caso il percorso del protagonista per vedersi egli stesso come vittima, è un percorso molto lungo e complesso, che consiste nel dover abbattere tante certezze con cui è cresciuto e con cui ha sempre convissuto. Questo lo porta spesso ad assumere dei comportamenti che sono dei veri e propri auto sabotaggi, e ciò rende ancora più difficile la lettura, specialmente dal punto di vista emotivo.

La mia opinione generale è che questa sia una di quelle storie che ci permettono, seppure con fatica, di metterci davvero nei panni degli altri e di farlo in una situazione che ci obbliga a dover accettare anche dei punti di vista o dei percorsi di vita che non condividiamo.