Seconda tappa (solo per me) per il gruppo di lettura su "I Fratelli Karamazov" di Dostoevskij che si sta svolgendo su questo gruppo Facebook: come sempre io sono indietro rispetto alla tabella di marcia ma ormai ci ho fatto l'abitudine.
Questo post contiene SPOILER!
La mia lettura di questa seconda tappa è stata purtroppo molto frammentata e non l'ho apprezzata come avrebbe meritato: ho letto infatti i primi capitoli durante alcuni giorni della scorsa settimana in cui non stavo bene e facevo molta fatica a concentrarmi. Ho ripreso poi ieri sera ma mi ricordavo talmente poco di quanto già letto che ho dovuto rileggere velocemente la prima metà.
Avevamo lasciato il gruppetto di Karamazov in attesa di prendere parte al pranzo al monastero: sembrava che Fedor avesse deciso di tornarsene a casa e invece no! All'ultimo momento cambia idea, torna indietro e insulta tutti i monaci e i familiari creando uno scandalo inimmaginabile prima di prendere Ivan e tornarsene a casa, senza dimenticarsi prima di gridare dietro ad Alesa che lo vuole fuori da quel monastero entro sera. Quell'uomo è pazzo, non lo sopporto, mi urta i nervi vedere come esagera qualsiasi situazione e ogni sua reazione.
Alesa rimane scioccato dall'accaduto e decide di recarsi a casa del padre per assicurarsi che non facesse sul serio (infatti già abbiamo imparato a capire che non ci si deve mai fidare di quello che dice Fedor, visto che nemmeno lui si prende sul serio); prima però intende recarsi a casa della fidanzata del fratello maggiore che lo ha invitato a casa sua per parlargli di non si sa cosa. Lungo la strada, Alesa incontra proprio suo fratello Mitja appostato dietro la casa del padre. Qui comincia una confessione che si dilunga in tre capitoli e che mi è piaciuta moltissimo: Mitja racconta al fratello la sua storia (come ha conosciuto la fidanzata Katerina Ivanovna, come si è poi innamorato di Grusenka, i suoi progetti di sposarla e di lasciare Katerina al fratello Ivan che si è innamorato di lei... ragazzi, altro che Twilight e successori: questo si che è un triangolo! ^_^ ^_^).
Mitja apre totalmente il suo cuore al fratello, pregandolo di fare da intercessore presso il padre (per farsi dare dei soldi per saldare un debito con Katerina) e presso la sua fidanzata, per comunicarle le sue intenzioni. In questo frangente si fa sfuggire che sarebbe in grado di uccidere suo padre se gli mettesse i bastoni fra le ruote con Grusenka (che come sappiamo fa la gatta morta con entrambi) e infatti si trova nascosto nel cortile dietro la casa paterna proprio per intercettare la donna, che è stata invitata da Fedor con l'esca di tremila rubli che le donerà se accetterà di sposarlo (ma ci rendiamo conto? l'indecenza di quest'uomo non ha limiti). Mitja mi fa un po' pena: sembra una persona così debole, addirittura da accettare di fare da zerbino a Grusenka se solo lei accetterà di sposarlo.
Mi sono dimenticata di accennare al fatto che in questa seconda tappa viene anche narrata la storia dei servi di Fedor e del loro figlio adottivo Smerdjakov che avrà credo un ruolo fondamentale nella storia e la cui nascita è legata ad un episodio veramente disgustoso che mostra tutta la natura di Fedor.
L'episodio si chiude con una discussione tra Smerdjakov, suo padre e Fedor riguardo il perdono divino in cui non mi sono trovata per niente d'accordo con il ragionamento contorto del giovane.
Avevamo lasciato il gruppetto di Karamazov in attesa di prendere parte al pranzo al monastero: sembrava che Fedor avesse deciso di tornarsene a casa e invece no! All'ultimo momento cambia idea, torna indietro e insulta tutti i monaci e i familiari creando uno scandalo inimmaginabile prima di prendere Ivan e tornarsene a casa, senza dimenticarsi prima di gridare dietro ad Alesa che lo vuole fuori da quel monastero entro sera. Quell'uomo è pazzo, non lo sopporto, mi urta i nervi vedere come esagera qualsiasi situazione e ogni sua reazione.
Alesa rimane scioccato dall'accaduto e decide di recarsi a casa del padre per assicurarsi che non facesse sul serio (infatti già abbiamo imparato a capire che non ci si deve mai fidare di quello che dice Fedor, visto che nemmeno lui si prende sul serio); prima però intende recarsi a casa della fidanzata del fratello maggiore che lo ha invitato a casa sua per parlargli di non si sa cosa. Lungo la strada, Alesa incontra proprio suo fratello Mitja appostato dietro la casa del padre. Qui comincia una confessione che si dilunga in tre capitoli e che mi è piaciuta moltissimo: Mitja racconta al fratello la sua storia (come ha conosciuto la fidanzata Katerina Ivanovna, come si è poi innamorato di Grusenka, i suoi progetti di sposarla e di lasciare Katerina al fratello Ivan che si è innamorato di lei... ragazzi, altro che Twilight e successori: questo si che è un triangolo! ^_^ ^_^).
Mitja apre totalmente il suo cuore al fratello, pregandolo di fare da intercessore presso il padre (per farsi dare dei soldi per saldare un debito con Katerina) e presso la sua fidanzata, per comunicarle le sue intenzioni. In questo frangente si fa sfuggire che sarebbe in grado di uccidere suo padre se gli mettesse i bastoni fra le ruote con Grusenka (che come sappiamo fa la gatta morta con entrambi) e infatti si trova nascosto nel cortile dietro la casa paterna proprio per intercettare la donna, che è stata invitata da Fedor con l'esca di tremila rubli che le donerà se accetterà di sposarlo (ma ci rendiamo conto? l'indecenza di quest'uomo non ha limiti). Mitja mi fa un po' pena: sembra una persona così debole, addirittura da accettare di fare da zerbino a Grusenka se solo lei accetterà di sposarlo.
Mi sono dimenticata di accennare al fatto che in questa seconda tappa viene anche narrata la storia dei servi di Fedor e del loro figlio adottivo Smerdjakov che avrà credo un ruolo fondamentale nella storia e la cui nascita è legata ad un episodio veramente disgustoso che mostra tutta la natura di Fedor.
L'episodio si chiude con una discussione tra Smerdjakov, suo padre e Fedor riguardo il perdono divino in cui non mi sono trovata per niente d'accordo con il ragionamento contorto del giovane.
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