Film: UP

Regista: Peter Docter e Bob Peterson
Anno: 2009
Genere: Animazione
Cast: Giancarlo Giannini (Carl Fredricksen), Arnoldo Foà (Charles Muntz), Neri Marcorè (Il cane Dug)
Visto il: 31 gennaio 2010
Cosa ne penso: «Ma perchè non l'abbiamo visto al cinema?» è stato quello che mi ha chiesto il mio ragazzo dopo circa 15 minuti di film. La mia risposta è stata scontata e anche un po' depressa: «Io avrei voluto vederlo al cinema, sei tu che dici di odiare i cartoni animati. Vedi che vale la pena rischiare ogni tanto?» Dopo una serie di film insipidi tra i quali se ne salvavano davvero pochi, finalmente uno che davvero merita.

Solo i primi 10 minuti valgono tutto il film: l'incontro tra Carl, bambino timido, riservato e silenzioso e Ellie, tutta l'opposto ma accomunati da un grande spirito d'avventura e dal sogno di raggiungere un giorno il loro eroe, l'esploratore Charles Muntz, alle Cascate Paradiso è divertente e tenerissimo, mentre il racconto della loro storia, piena d'amore ma anche di sofferenze affrontate però sempre insieme, lascia senza parole ma con una grandissima commozione. Sono finalmente riusciti a toccarmi il cuore come non succedeva più dal Re Leone e adesso che sono cresciuta sono riuscita ad immedesimarmi talmente che alla fine della scena più triste avevo due lacrimoni tremolanti che mi cadevano dagli occhi. Splendido. E ancora non ho detto nulla del disegno ciccioso, dei colori brillantissimi, della colonna sonora, dei personaggi e delle scene davvero divertenti e fatte bene (dopo la tristezza iniziale, infatti, il film torna brillante come è giusto che sia un cartone per bambini), del cattivo Muntz che mi ha ricordato moltissimo McLeach, il bracconiere di "Bianca e Bernie nella terra dei canguri", unico sequel Disney che a mio parere riusciva a tenere il confronto con il primo film.

Mi sono chiesta se sia o no un film che possa davvero piacere ai bambini: io sono convinta di si. Ovviamente non possono ancora immaginare cosa possa significare affrontare una vita intera insieme alla persona amata, essere uniti da un amore così grande che riesce a superare le difficoltà che la vita ti pone davanti (è probabilmente più semplice per un bambino immedesimarsi con Dumbo, separato dalla propria mamma, e capire perfettamente i sentimenti che doveva provare - io amavo Dumbo, eppure ho sempre voluto vederlo insieme a mia mamma, perchè avevo bisogno di stringerla nei momenti più tristi), però credo comunque che sia l'occasione per mostrargli degli eventi traumatici ma purtroppo terribilmente normali, che si affrontano sempre troppo poco con i bambini. In ogni caso è talmente breve la sequenza triste che non farebbero in tempo ad annoiarsi per essere poi completamente avvolti dalla storia.

Voto: 10/10

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