Nel 2017 ho letto 88 libri per un totale di 14.057 pagine; non male, anche se non credo riuscirò mai a battere il record del 2013 con le sue 15.619 pagine.
L'abbandono dei libri è una piaga cronica, non c'è anno in cui non ne abbandoni almeno uno e quest'anno ne ho abbandonati addirittura cinque:
- "Il rifugio dei cuori solitari" di Lucy Dillon, banalissimo e noioso;
- "Le tre pietre" di Flavia Bujor, un fantasy per ragazzi scritto da un'autrice troppo giovane (e si sente);
- "Andarsene" di Rodrigo Hasbùn del quale non ho capito nulla e che mi ha sconfitta pur essendo sotto le 150 pagine;
- "Il richiamo dell'angelo" di Guillaume Musso, noia, noia, noia. Ah, mi sono scordata di dire noia;
- "Una piccola libreria di San Francisco" di Robin Sloan, l'unico del gruppo a cui darò un'altra possibilità: il libro che ho abbandonato era in inglese, ci riproverò in italiano (anche perché saranno cinquanta pagine di racconto)
Per quanto riguarda il formato ho letto 39 ebook: ormai non posso più vivere senza il mio Kobo, compagno inseparabile di ogni microscopico ritaglio di tempo. Ho poi letto 16 libri appartenenti alla mia tbr, quindi libri che avevo in libreria o sul Kobo da oltre un anno, mentre ho preso in prestito in biblioteca 17 libri.
Per quanto riguarda le saghe, ne ho iniziate 4:
- Saga dei Cazalet, di Elizabeth Jane Howard
- Saga di Armonia di Pietragrigia, di Angelica Elisa Moranelli
- Serie Miss Detective, di Robin Stevens
- A Series of Unfortunate Events, di Lemony Snicket
- Saga della Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams
- Trilogia di Fairy Oak di Elisabetta Gnone
- Ciclo dei Pirati di Valerio Evangelisti
LIBRO PIU' LUNGO: Gli anni della leggerezza, di Elizabeth Jane Howard (606 pagine)
LIBRO PIU' CORTO: L'uomo nella pozzanghera, di Chicca Gagliardo (13 pagine)
SCOPERTA DELL'ANNO: Mamma torna a casa, di Paul Hornschemeier
LIBRO PIU' BELLO: Panorama, di Tommaso Pincio
LIBRO PIù DELUDENTE: Fangirl, di Rainbow Rowell
MIGLIOR CLASSICO: Quattro coppie, di Jane Austen
GLI ALTRI LIBRI CHE CONSIGLIO ASSOLUTAMENTE TRA LE MIE LETTURE 2017:
- Il cormorano, di Stephen Gregory
- Il libro dei viaggi nel tempo, di Johnny Acton
- Saga dei Cazalet, di Elisabeth Jane Howard
- Saga di Armonia di Pietragrigia, di Angelica Elisa Moranelli
- L'uomo nella pozzanghera, di Chicca Gagliardo
Non c'è alcuna vera differenza tra fumetto è graphic novel. In genere si definisce graphic novel un racconto a fumetti autoconclusivo e originale, come un romanzo appunto, ma c'è un gran dibattito sulla questione. A me sembra si sia coniato il termine per cercare di nobilitare il fumetto, cosa assurda visto che si tratta di una forma d'arte assolutamente dignitosa come tutte le altre.
RispondiEliminaIn ogni caso ho preso l'ispirazione dal tuo post e ho fatto anche io una cosa simile sul mio, a questo link: https://chestoftalesblog.wordpress.com/2018/01/01/le-pagine-del-2017/
Buon 2018!
Grazie per la spiegazione: anch'io pensavo fosse una questione di autoconclusivo o meno ma poi ho pensato, ad esempio, a "Saga" che é a episodi ma lo chiamano graphic novel e ho perso ogni certezza. 🤣🤣 Vengo subito a vedere il tuo post!
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