Una natura selvaggia, la lotta contro le avversità e l’ingegno delle donne e degli uomini che hanno fatto la storia dell’America nel nuovo grande romanzo di Tracy Chevalier.
Vabè, abbiamo ormai capito che gennaio sarà in mese che segnerà la mia bancarotta, quindi tanto vale che segnali senza commentare troppo. Ebbene si, accompagnato da questa copertina stupenda come dalla miglior tradizione Neri Pozza arriva il nuovo romanzo di Tracy Chevalier, autrice che ho odiato per quella ciofeca di "La dama e l'unicorno" ma che ho amato per "Strane creature". Chissà questo romanzo a quale dei suoi predecessori si avvicinerà di più?
A fine Ottocento, nella tenuta agricola di famiglia in Connecticut, James e Sadie non se la passano bene. Le mele dolci da vendere al mercato e quelle asprigne da cui ricavare il sidro sono molte, ma mai abbastanza per sfamare tutti i loro dieci figli, e i figli dei fratelli e dei cugini. Seppure a malincuore, perciò, James e Sadie decidono di accettare la proposta del governo, che promette terre in abbondanza a chiunque sia disposto ad andare a coltivarle all’Ovest, e si trasferiscono a Blackmore, in Ohio. Come tanti altri «settlers» (così venivano chiamati gli agricoltori migratori), la coppia confida in una vita più dignitosa, ma ad aspettarli trova nuove difficoltà: campi sterminati, un lavoro frustrante e solitario, e una misteriosa febbre gialla che ogni estate si porta via qualche figlio.
Quando ormai Sadie si è trasformata in una donna irascibile e dipendente dal sidro, James non sa più che fare e la famiglia si sfascia. Il figlio Robert gira il mondo e, dopo mille peregrinazioni, finisce in California, dove conosce un uomo che esporta sequoie in Inghilterra e una donna di nome Molly. In Ohio, la sorella Martha, stufa di essere vessata dai vicini e da tutti gli uomini che ha incontrato nell’arco della propria vita, scopre di essere incinta e lascia casa alla ricerca del fratello. Si ritroveranno tutti in California, in quello che un giorno diventerà il celebre «Sequoia National Park». Per Rob, tuttavia, il viaggio non è finito: porterà cinquanta piantine di sequoia in Inghilterra e cercherà fortuna nel vecchio continente.
Dall’autrice del bestseller mondiale La ragazza con l’orecchino di perla un romanzo appassionante, duro e commovente su una famiglia di agricoltori alle prese con le avversità della vita. Con il suo solito, enorme talento nel raccontare storie complesse con estrema semplicità e delicatezza, Tracy Chevalier si mette sulle orme di coloro che costruirono l’America con il sudore della fronte, senza mai smettere di credere nell’amore e in un futuro migliore.
Quando ormai Sadie si è trasformata in una donna irascibile e dipendente dal sidro, James non sa più che fare e la famiglia si sfascia. Il figlio Robert gira il mondo e, dopo mille peregrinazioni, finisce in California, dove conosce un uomo che esporta sequoie in Inghilterra e una donna di nome Molly. In Ohio, la sorella Martha, stufa di essere vessata dai vicini e da tutti gli uomini che ha incontrato nell’arco della propria vita, scopre di essere incinta e lascia casa alla ricerca del fratello. Si ritroveranno tutti in California, in quello che un giorno diventerà il celebre «Sequoia National Park». Per Rob, tuttavia, il viaggio non è finito: porterà cinquanta piantine di sequoia in Inghilterra e cercherà fortuna nel vecchio continente.
Dall’autrice del bestseller mondiale La ragazza con l’orecchino di perla un romanzo appassionante, duro e commovente su una famiglia di agricoltori alle prese con le avversità della vita. Con il suo solito, enorme talento nel raccontare storie complesse con estrema semplicità e delicatezza, Tracy Chevalier si mette sulle orme di coloro che costruirono l’America con il sudore della fronte, senza mai smettere di credere nell’amore e in un futuro migliore.
Neri Pozza, pp.320
€ 17.00 (cartaceo)
in libreria dal 26/01/2016
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