Die Leiden des jungen Werthers
di Johann Wolfgang von Goethe
Audiobook, durata 4h 39′, Il Narratore 2007
di Johann Wolfgang von Goethe
Audiobook, durata 4h 39′, Il Narratore 2007
Ho raccolto con cura e qui espongo quanto ho potuto trovare intorno alla storia del povero Werther, e so che me ne sarete riconoscenti. Voi non potrete negare la vostra ammirazione e il vostro amore al suo spirito e al suo cuore, le vostre lacrime al suo destino. E tu, anima buona, che come lui senti l’interno tormento, attingi conforto dal suo dolore, e fai che questo scritto sia il tuo amico, se per colpa tua o della sorte non puoi trovarne di più intimi.
(incipit) incipit
Trama: Da questo ‘classico’ di grande bellezza, letto magistralmente dall’attore Luigi Marangoni, i giovani possono imparare ancora molto sul sentimento amoroso e sull’atteggiamento verso la Natura, come ha scritto il grande filosofo del XX° secolo Gyõrgy Lukàcs: ‘Il Werther è concepito generalmente come un romanzo d’amore. A ragione? Sì, il Werther è uno dei più importanti romanzi d’amore della letteratura universale. Ma, come ogni rappresentazione poeticamente grande della tragedia d’amore, anche il Werther è molto di più di una mera tragedia amorosa. Al giovane Goethe riesce di inserire organicamente in questo conflitto d’amore tutti i grandi problemi della lotta per lo sviluppo dell’individuo. La tragedia amorosa del Werther è la tragica esplosione di tutte le passioni che di solito si presentano nella vita divise, isolate, astratte; qui però sono fuse nel fuoco della passione amorosa in un’unica massa incandescente e luminosa.’
Commento personale: La prima esperienza con gli audiobook è stata un successo, anzi un successone. La mia paura era che con l’ascolto, il romanzo potesse arrivarmi in modo più superficiale, più volatile, proprio a causa della differenza tra la parola scritta, più solida perché fissata sulla carta, e quella pronunciata, mentre ho avuto l’impressione di aver ascoltato con molto più coinvolgimento e attenzione di quanto forse avrei fatto leggendo. L’unico aspetto che mi è un po’ mancato è l’impossibilità di segnarmi le citazioni in quanto ho ascoltato l’audiobook durante i miei viaggi in macchina casa-lavoro e di certo non potevo mettermi a prendere appunti.
Per quanto riguarda il romanzo faccio un po’ fatica a raccogliere le idee perché ci sarebbe talmente tanto da dire, talmente tanti pensieri che mi hanno attraversato la mente mentre ascoltavo che non saprei né da dove cominciare, né soprattutto essere abbastanza brava da dare loro l’importanza che meritano. Rimane certo che questo sia un romanzo pazzesco che possiede una forza emozionale potentissima e, come dice la descrizione del libro, incandescente: perché con le sue lettere a volte quasi al limite del delirio, Werther ci infiamma della sua passione e ci trascina nel “tunnel” da cui deciderà di uscire uccidendosi. Anche se oggi la concezione dell’amore è molto cambiata rispetto a quella di fine ’700 e io per prima la penso come i Neri per Caso (“…si può amare da morire ma morire d’amore noooo….” – grande citazione musicale anni ’90), credo sia impossibile non restare avviluppati nella tragedia di Werther, è troppo potente per non condividere la sua angoscia e quasi giustificare il gesto estremo di togliersi la vita.
Per quanto riguarda il romanzo faccio un po’ fatica a raccogliere le idee perché ci sarebbe talmente tanto da dire, talmente tanti pensieri che mi hanno attraversato la mente mentre ascoltavo che non saprei né da dove cominciare, né soprattutto essere abbastanza brava da dare loro l’importanza che meritano. Rimane certo che questo sia un romanzo pazzesco che possiede una forza emozionale potentissima e, come dice la descrizione del libro, incandescente: perché con le sue lettere a volte quasi al limite del delirio, Werther ci infiamma della sua passione e ci trascina nel “tunnel” da cui deciderà di uscire uccidendosi. Anche se oggi la concezione dell’amore è molto cambiata rispetto a quella di fine ’700 e io per prima la penso come i Neri per Caso (“…si può amare da morire ma morire d’amore noooo….” – grande citazione musicale anni ’90), credo sia impossibile non restare avviluppati nella tragedia di Werther, è troppo potente per non condividere la sua angoscia e quasi giustificare il gesto estremo di togliersi la vita.
Inizio lettura: 20 novembre 2012
Fine lettura: 27 novembre 2012
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