[Lettura #33/2012] I dolori del giovane Werther

Die Leiden des jungen Werthers
di Johann Wolfgang von Goethe
Audiobook, durata 4h 39′, Il Narratore 2007
Ho raccolto con cura e qui espongo quanto ho potuto trovare intorno alla storia del povero Werther, e so che me ne sarete riconoscenti. Voi non potrete negare la vostra ammirazione e il vostro amore al suo spirito e al suo cuore, le vostre lacrime al suo destino. E tu, anima buona, che come lui senti l’interno tormento, attingi conforto dal suo dolore, e fai che questo scritto sia il tuo amico, se per colpa tua o della sorte non puoi trovarne di più intimi.
(incipit) incipit
Trama: Da questo ‘classico’ di grande bellezza, letto magistralmente dall’attore Luigi Marangoni, i giovani possono imparare ancora molto sul sentimento amoroso e sull’atteggiamento verso la Natura, come ha scritto il grande filosofo del XX° secolo Gyõrgy Lukàcs: ‘Il Werther è concepito generalmente come un romanzo d’amore. A ragione? Sì, il Werther è uno dei più importanti romanzi d’amore della letteratura universale. Ma, come ogni rappresentazione poeticamente grande della tragedia d’amore, anche il Werther è molto di più di una mera tragedia amorosa. Al giovane Goethe riesce di inserire organicamente in questo conflitto d’amore tutti i grandi problemi della lotta per lo sviluppo dell’individuo. La tragedia amorosa del Werther è la tragica esplosione di tutte le passioni che di solito si presentano nella vita divise, isolate, astratte; qui però sono fuse nel fuoco della passione amorosa in un’unica massa incandescente e luminosa.’

[Lettura #32/2012] La Sovrana Lettrice

The Uncommon Reader
di Alan Bennett
Paperback, 95 pagine, Adelphi 2007
A Windsor quella sera c’era il banchetto ufficiale, e mentre il presidente francese si affiancava a Sua Maestà la famiglia reale si schierò alle loro spalle, e la processione si avviò lentamente verso la sala Waterloo.
«Adesso che possiamo parlarle a quattrocchi,» disse la regina sorridendo a destra e a sinistra mentre avanzavano fra gli ospiti sfolgoranti «vorremmo tanto chiederle la sua opinione sullo scrittore Jean Genet».
«Ah» disse il presidente. «Oui».
La Marsigliese e l’inno nazionale li costrinsero a interrompersi, ma una volta seduti Sua Maestà riprese da dove era rimasta.
«Omosessuale e avanzo di galera… ma era davvero come l’hanno dipinto? E il suo talento» e sollevò il cucchiaio da consommé «era davvero così straordinario?».
Non essendo stato ragguagliato sul glabro drammaturgo e romanziere, il presidente si guardò attorno stravolto in cerca del ministro della Cultura. Ma costei era immersa in conversari con l’arcivescovo di Canterbury.
«Jean Genet,» ripeté premurosa la regina «vous le connaissez?».
«Bien sûr» disse il presidente.
«Il nous intéresse» ribadì Sua Maestà.
«Vraiment?». Il presidente posò il cucchiaio. Lo attendeva una lunga serata.incipit
Trama: A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena, uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.

[Lettura #31/2012] Dracula

Dracula
di Bram Stoker
Paperback, 490pagine, Mondadori 2005
DIARIO DI JONATHAN HARKER
(Stenografato)
3 maggio, Bistrita. Lasciata Monaco alle 20,35 del 1° maggio, giunto a Vienna il mattino dopo presto: saremmo dovuti arrivare alle 6,46, ma il treno aveva un’ora di ritardo. Stando al poco che ho potuto vederne dal treno e percorrendone brevemente le strade di Budapest mi sembra una bellissima città. Non ho osato allontanarmi troppo dalla stazione, poiché, giunti in ritardo, saremmo però ripartiti quanto più possibile in orario. Ne ho ricavato l’impressione che, abbandonato l’Occidente, stessimo entrando nell’Oriente, e infatti anche il più occidentale degli splendidi porti sul Danubio, che qui è maestosamente ampio e profondo, ci richiamava alle tradizioni della dominazione turca.incipit
Trama: Scritto da Bram Stoker nel 1897, fin dal suo primo apparire Dracula ha fornito l’archetipo alle numerose storie di vampiri che si sono succedute nella letteratura e nel cinema. Ispirato alle figure storiche del principe romeno Vlad II detto Dracul («il diavolo») e di suo figlio Vlad III, l’Impalatore, Dracula-Nosferatu (colui che non muore, il morto vivente) è un personaggio più che mai inquietante. Nel tratteggiarlo Bram Stoker ha dato fondo a tutte le risorse della sua fantasia e a tutti gli espedienti di un calibratissimo mestiere. Da queste pagine si sprigiona così una magia che giunge fino alle soglie dell’incubo. Dracula rappresenta infatti in modo del tutto originale l’eterna vicenda della lotta tra il Bene e il Male, sullo sfondo di una storia che scaturisce direttamente dall’inconscio e, come tale, parla in termini che si impongono immediatamente alla fantasia di ciascuno di noi, per entrare nei nostri sogni più spaventosi. Né bastano esorcismi razionalistici a toglierle l’irresistibile suggestione, la possente ossessività che la pervade.

[Lettura #30/2012] Poirot a Styles Court


The Mysterious Affair At Styles
di Agatha Christie
Serie Hercule Poirot, Libro 1
Paperback, 206 pagine, Mondadori 2004
Il grande interesse suscitato nel pubblico da quello che a suo tempo fu battezzato “Il Caso Styles”, è ormai scemato. Ciononostante, data la risonanza che ha avuto, sia il mio amico Poirot sia la famiglia interessata mi hanno pregato di scrivere il resoconto dell’intera vicenda. In questo modo si spera di mettere a tacere i pettegolezzi che ancor oggi capita di ascoltare.
Prima di tutto parlerò di come mi trovai invischiato in questa storia.incipit
Trama: Durante la Prima guerra mondiale, un giovane ufficiale inglese, ferito al fronte, viene invitato da un vecchio amico a passare la convalescenza nella sua residenza di campagna. Il soggiorno nella lussuosa dimora sarà però tutt’altro che tranquillo. La padrona di casa, matrigna dell’amico, ha infatti sposato un uomo di vent’anni più giovane di lei, e i figliastri, scavalcati nell’eredità, sembrano tramare qualcosa. La governante di casa è sicura che presto gli avvenimenti precipiteranno e, in breve, la profezia si avvera. La padrona di Styles Court viene avvelenata e i sospetti si accentrano subito sui membri della famiglia. Fortunatamente, nel paese c’è qualcuno che di delitti se ne intende: un buffo profugo belga dai grandi baffi. Fa così la sua prima apparizione Hercule Poirot, un personaggio destinato a rimanere alla ribalta della narrativa poliziesca per oltre mezzo secolo. Pubblicato per la prima volta nel 1920, Poirot a Styles Court mostra tutta la straordinaria inventiva di una scrittrice che, fin dal suo esordio, rivela una mano esperta e sicura.