(Moon Over Manifest)
di Clare Vanderpool
Formato: Paperback, 384 pagine
Editore: EDT, 2012
Genere: Romanzo, Storico, Ragazzi
Lettura n.: 36/2014
Preso da: Biblioteca
Inizio lettura: 13 ottobre 2014
Fine lettura: 08 dicembre 2014
Ambientazione: Kansas (Stati Uniti), 1900
Pubblicato: 2012
Premi letterari: Newbery Medal (2011)
Links: aNobii, Goodreads
di Clare Vanderpool
Formato: Paperback, 384 pagine
Editore: EDT, 2012
Genere: Romanzo, Storico, Ragazzi
Lettura n.: 36/2014
Preso da: Biblioteca
Inizio lettura: 13 ottobre 2014
Fine lettura: 08 dicembre 2014
Ambientazione: Kansas (Stati Uniti), 1900
Pubblicato: 2012
Premi letterari: Newbery Medal (2011)
Links: aNobii, Goodreads
Voto: 7/10
KANSAS, 27 MAGGIO 1936 - Il rollio del treno mi cullava, come una ninna nanna. Chiusi gli occhi, stufa della campagna polverosa, e provai a immaginare quel cartello che conoscevo solo dai racconti. Quello che campeggiava all'ingresso della città, con enormi lettere blu che recitavano MANIFEST: CITTA' CON UN RICCO PASSATO E UN LUMINOSO FUTURO.
incipit
Commento
Ho impiegato un'eternità a terminare la lettura di questo romanzo perché ho dovuto interromperlo a circa metà per poter cominciare la sfida a squadre per la quale non potevo farlo valere; forse però la motivazione principale sta nel fatto che pur essendo un libro ben scritto, l'ambientazione storica molto curata (non mi ero assolutamente resa conto, inizialmente, che si trattasse di un romanzo del 2012 da quanto sembrasse realistico che fosse stato scritto ai primi del '900), i personaggi interessanti e la storia valida, non mi ha totalmente rapita e appassionata tanto che, appunto, non ho avuto troppi problemi a fermarmi per riprenderlo successivamente.
La storia è narrata in due periodi storici distinti, il 1936 di Abilene e il 1917/18, sempre nella cittadina texana di Manifest, e ruota attorno alla storia del paese, svelata "a puntate" alla giovane Abilene dai racconti di una veggente ungherese e dalle vecchie edizioni del giornale locale (questo mi ha ricordato molto "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, dove venivano riproposte pagine prese dai vecchi giornali locali; un espediente carinissimo). Abilene è in città sulle tracce di suo padre e di una spia, misteri che alla fine del romanzo verranno svelati in un modo che mi ha lasciato un po' insoddisfatta: il mistero della spia, infatti, è deludente e la storia del padre di Abilene è in effetti abbastanza prevedibile anche se l'autrice dissemina qualche falso indizio che fa dubitare a volte delle proprie intuizioni.
La storia è narrata in due periodi storici distinti, il 1936 di Abilene e il 1917/18, sempre nella cittadina texana di Manifest, e ruota attorno alla storia del paese, svelata "a puntate" alla giovane Abilene dai racconti di una veggente ungherese e dalle vecchie edizioni del giornale locale (questo mi ha ricordato molto "Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, dove venivano riproposte pagine prese dai vecchi giornali locali; un espediente carinissimo). Abilene è in città sulle tracce di suo padre e di una spia, misteri che alla fine del romanzo verranno svelati in un modo che mi ha lasciato un po' insoddisfatta: il mistero della spia, infatti, è deludente e la storia del padre di Abilene è in effetti abbastanza prevedibile anche se l'autrice dissemina qualche falso indizio che fa dubitare a volte delle proprie intuizioni.
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