Tu sei il mio mondo di
Timothée de Fombelle
My rating:
5 of 5 starsCeleste è comparsa una mattina nell'ascensore e poi rieccola a scuola, in classe. E dopo? Celeste è sparita e ha lasciato un piccolo cuore infranto. Dov'è Celeste? Celeste è malata, ma di una strana malattia: tutte le ferite del mondo appaiono sul suo corpo. Sulla fronte ha una piccola macchia, come un cuore smangiato. Quella macchia ricorda qualcosa: l'ultimo ettaro di foresta amazzonica. E la spalla?La pelle è spelata e disegna nettamente i contorni dell'Artide. La desertificazione dell’Africa, l’immersione delle coste indiane, tutte le catastrofi ecologiche del mondo appaiono sul corpo di Celeste. Non si può curare Celeste, per salvarla si deve curare il mondo, ma come fare? L'!ndustry - una delle aziende più grandi del mondo - non vuole che la notizia venga diffusa e tiene Celeste nascosta...e allora? Che cosa fare? Rapire Celeste e cercare di avvisare tutte le persone del pianeta... Età di lettura: da 12 anni.
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Brevissimo ma intenso, un racconto che si legge in un soffio (io credo di averci impiegato mezz'ora) ma che resta dentro per molto più tempo perchè la scrittura di de Fombelle è tanto semplice quanto poetica ed intensa. Se già in "Tobia" i temi ecologici erano importantissimi, in questo racconto il problema della salute del nostro pianeta è assolutamente centrale: Celeste vive infatti sulla sua pelle la malattia della Terra e l'amore che il protagonista prova per lei può essere secondo me considerato metafora dell'amore per il pianeta che il ragazzo cerca di salvare.
L'ambientazione del racconto è davvero inquietante: questa città in cui la natura non esiste, piena di gas e inquinamento, dove le persone non mettono mai il naso all'aria aperta perchè tutti gli altissimi palazzi sono collegati tra loro da passatoie coperte e ascensori. Anche l'atmosfera creata dagli atteggiamenti delle persone che agiscono e parlano come nei film contribuisce a aumentare il senso di irrealtà. Fortunatamente in questo caso c'è il lieto fine ma il messaggio è chiaro: per salvare la Terra dobbiamo tutti fare qualcosa, a partire dai piccoli gesti quotidiani.